Andamento lento... Ok calcetto e beach ma dal 25 giugno
Sport di contatto: dietrofront del Governo Slitta di 10 giorni il via libera atteso per il 15
Via libera da lunedì. No, meglio di no, rinviamo al 25 giugno. Il semaforo verde anche per gli sport di contatto, dalle partitelle di calcetto alle sfide di beach volley, scatterà a scoppio ritardato. La bozza arrivata in Consiglio dei ministri viene modificata all’ultimo dopo una discussione serrata e troppi dubbi. Soprattutto quelli del ministro della Salute, Roberto Speranza. Prevale la linea della prudenza anche per dare tempo alle Regioni, a cui spetterà comunque l’ultima parola con il Governo, e ai centri sportivi, di poter organizzare meglio la delicata fase di questo tipo di riaperture. La stessa prudenza che aveva portato alla decisione di spostare il ritorno in discoteca e sale da ballo al 15 luglio.
Governo e Regioni
Prima di aprire, bisognerà dare un’ulteriore occhiata all’andamento della curva dei contagi. Poi toccherà alle «regioni e province autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il ministero della Salute e dell’autorità di governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili».
«Troviamo risorse»
Le linee guida finora diffuse per lo sport amatoriale, e le recentissime regole per la ripresa delle attività di base della Federcalcio, prevedono tutte il distanziamento. Per cancellarlo evidentemente si vuole procedere con cautela. E non è detto che il 25 giugno sia davvero la data del «liberi tutti». Tanto che in tarda serata il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, spiega: «Avevo proposto una norma molto prudente che, pur differenziando per Regioni, avrebbe consentito la ripresa. Prendo atto che il Cdm ha ritenuto che sia ancora troppo presto. Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Gualtieri, che ringrazio per aver accettato, un incontro nelle prossime ore per trovare risorse specifiche per i lavoratori e i gestori degli impianti sportivi
Cambio in corsa Alla fine passa la linea prudente del ministro Speranza (Salute)
Niente musica Restano chiuse fino metà luglio discoteche e sale da ballo
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