Il Bayern in dolce attesa Se vince a Brema è campione
La capolista impegnata questa sera in casa del Werder Il protocollo complica la festa per il titolo: niente birra
Con sette punti di vantaggio a tre giornate dalla fine, il Bayern può vincere la Bundesliga questa sera se batte il Werder a Brema. Non dovrà attendere altri risultati e se dovesse farlo, in caso di mancato successo con la penultima, dovrà allungare l’attesa, visto che il Borussia Dortmund è impegnato soltanto domani sera in casa contro il Mainz. Sembra più semplice la combinazione che porta al titolo che l’organizzazione della festa per l’ottavo alloro consecutivo, il trentesimo della storia del club.
Battistrada
In tempi di coronavirus, la Germania farà da battistrada anche per quanto riguarda la celebrazione di un campionato assegnato. Il Liverpool in Inghilterra potrebbe arrivare alla conquista della Premier League già domenica, ma è difficile che il Bayern getti via due match ball. Quindi il protocollo di igiene, sicurezza e baldoria a porte chiuse (l’ultima voce aggiunta a piacimento) verrà scrutato anche dall’estero. Primo problema per le abitudini del posto e il rendiconto degli sponsor: la birra. Anche se la curva è in discesa, ogni tedesco ne ha consumati l’anno scorso 99,7 litri. All’ultima giornata, la doccia di birra è obbligatoria fra i campioni e siccome i piccoli copiano sempre i grandi, non c’è torneo anche fra i dilettanti che non finisca con uno shampoo al luppolo. Ma le rincorse con i boccaloni schiumanti per innaffiare tutti sul campo non sono permessi in questo periodo. Pazienza, hurrà a secco, anche
Tre protagonisti del Bayern che ha vinto tutte le partite dopo la sosta: da sinistra Robert Lewandowski, 31 anni, 45 gol in questa stagione; Thomas Muller in mezzo, 29 anni, 20 assist e Leon Goretzka, 25 anni, che ha segnato sei gol nel girone di ritorno. I bavaresi oggi giocano a Brema se c’è da supporre che i partner commerciali inventino qualcosa per mettere in risalto il marchio. In fondo, pagano e anche le comiche rincorse con i bicchieri marchiati erano pubblicità.
Addio sfilata
E le vecchie glorie? Niente, nemmeno loro. A Monaco era tradizione presentare al pubblico una sfilata di ex famosi prima dell’ultima uscita, Luca Toni era fra i più tirati a lucido nel passato con giacchetta bavarese e ciuffo italiano. La gente applaudiva, commentava, ricordava. Non solo, ma siccome le persone ammesse a campo e spazi interni sono soltanto cento, secondo la Lega, che ha incaricato un funzionario di controllare la pianificazione della festa, anche i dirigenti come Karl-Heinz Rummenigge, Uli Hoeness e gli altri in lista-tribuna, dovranno restare al loro posto. E per cenare con la squadra, anche in privato, dovranno «passare» due tamponi negativi. Inoltre, il Bayern ha chiesto che il piattone argentato venga consegnato alla penultima giornata a Monaco, però la Lega vorrebbe invece aspettare l’ultima, anche se i campioni sono a Wolfsburg. Meisterschale in trasferta, con torneo vinto in anticipo? Sì, per evitare che un’emergenza improvvisa nell’ultima settimana blocchi il campionato e il trofeo sia già stato consegnato. Ovviamente anche il sindaco di Monaco
ha detto da tempo che non ci sarà la festa in piazza e la celebrazione sul balcone del Rathaus. Insomma, titolo triste? No, titolo adeguato alle circostanze. E poi, meno feste, meno distrazioni. Anche perché il 4 luglio c’è la finale di coppa di Germania. Hansi Flick, l’allenatore, ieri ha detto: «Cosa farò in caso di trionfo già a Brema? Non girerò per due settimane con le braccia alzate gridando alla vittoria, ma penserò già al prossimo obiettivo. E se non c’è la doccia di birra, meglio». Gli allenatori di solito sono i più rincorsi: la resa dei conti.
Bayern 73; Borussia Do 66; Lipsia 62; Leverkusen 57; Borussia Moenc. 56; Wolfsburg 46; Hoffenheim 43; Friburgo 42; Schalke 39; Eintracht, Hertha
38; Augsburg, Colonia, Union 35; Mainz 31; Fortuna, Werder 28; Paderborn 20