La Gazzetta dello Sport

RONALDO Nel Napoli riecco Manolas Juve piano B: Bernardesc­hi Una premiazion­e “self service” Medaglie e coppa senza consegna

- Di Alessandra Gozzini

La Juventus è arrivata nella capitale ieri sera in volo da Caselle. Il Napoli, dopo essersi allenato al San Paolo ha dormito nell’hotel portafortu­na in città e arriverà solo in mattinata in treno a Roma. Tutti convocati, anche squalifica­ti e indisponib­ili in entrambe le squadre. Nel Napoli la novità in panchina è nel recupero del greco Manolas, “perdonato” Lozano dopo la punizione di lunedì. Tornano titolari Meret (Ospina squalifica­to), Mario Rui e Fabian Ruiz rispetto a sabato. L’unico ballottagg­io sembra quello fra Callejon e Politano, con lo spagnolo favorito.

In casa Juve Ramsey andrà in panchina. La prima novità riguarda il centrocamp­o, dove Bentancur è in vantaggio su Pjanic per il ruolo di regista, con Khedira favorito per fare la mezzala destra. In attacco il tecnico ieri nella rifinitura ha insistito con il tridente formato da Douglas Costa, Dybala e Ronaldo. Il piano B è Bernardesc­hi a destra con Douglas pronto a subentrare: l’ex viola è stato testato con insistenza nei giorni scorsi.

Sarà una premiazion­e «self service»: le disposizio­ni anti virus influiscon­o anche sul cerimonial­e della Coppa Italia. Non ci sarà alcun rappresent­ante delle istituzion­i a omaggiare i vincitori e a consegnare loro il trofeo. Lo stesso per le medaglie: i calciatori delle due squadre saliranno sul palco (attraverso un percorso distanziat­o) e qui troveranno il ricordo da prendere e appendere al collo. Rigorosame­nte da soli e senza contatti con altre persone. Un unico assembrame­nto concesso: quando il capitano della squadra vincitrice solleverà la Coppa, gli altri compagni potranno unirsi nei festeggiam­enti. Il classico protocollo della festa verrà dunque stravolto in base alle nuove norme.

Evento mondiale

Tutto, ovviamente, succederà in uno stadio vuoto. Accesso consentito solo alle circa 300 persone a disposizio­ne dell’evento sportivo (dai giocatori a tutto il resto del personale: aumentano da 10 a 40 i giornalist­i, da 10 a 20 i fotografi) nessun altro potrà entrare. Non i tifosi, nemmeno quelli di eccezione come il Presidente della Repubblica Mattarella: ha preferito non godere di un privilegio quando a migliaia di fan non resta che seguire la partita in tv. E quelle collegate saranno moltissime, a livello mondiale. Oltre 40 broadcaste­r trasmetter­anno la sfida in oltre 200 paesi differenti. Guarderann­o dall’America, Cina, Giappone e dagli stati africani di Angola, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Kenia, Guinea. Mauritius, Uganda e Zanzibar. E quello che si vedrà dalla television­e sarà certamente qualcosa di inedito: una finale senza spettatori ma con gli spalti dell’Olimpico che saranno riempiti con coreografi­e digitali. La Coppa Italia-Coca Cola, dal nome dello sponsor della finale, potrà essere vissuta sui social (lo sponsor ha coinvolto Vieri e i suoi ospiti in dirette Instagram) e sulla console gaming. L’’esecuzione dell’inno di Mameli spetterà a Sergio Sylvestre. La app della Lega sarà aggiornata live con statistich­e Opta.

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LAPRESSE Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 78 anni
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