Nuova difesa Toro Longo e la linea a 4 Il progetto avanza
Incerta la posizione di De Silvestri: se fa il centrocampista, Izzo marcatore esterno
Silvestri-Izzo-Nkoulou-Bremer (Djidji); soluzione 2) Izzo-Nkoulou-Lyanco-Bremer (Djidji). A centrocampo nella prima ipotesi ecco che i quattro sarebbero Edera (Lukic), Rincon, Meité e Berenguer (Lukic); nella seconda ipotesi in mezzo al campo avremo De Silvestri al posto di Edera. Il ballottaggio a sinistra tra Bremer e Djidji può anche essere risolto dalla formazione avversaria. D’Aversa ha molte opzioni per le fasce ma Gervinho (se ci sarà) è certamente un cliente da seguire con estrema attenzione, l’anno scorso fece molto male.
La variabile Aina
E Ola Aina che fine fa? vi chiederete. Sta migliorando una condizione atletica parsa non brillante la scorsa settimana. Ma l’anglo-nigeriano non è un terzino, va considerato unicamente come uomo di spinta, diciamo pure l’alternativa di Ansaldi e De Silvestri (può giocare su entrambe le corsie laterali). Ecco perché non entra nei ragionamenti di Longo sulla linea difensiva a quattro. Se mai può insidiare oppure rilevare a partita in corso Berenguer o Edera, cioè gli esterni del 44-2 più offensivo. O entrare in un 3-5-2.
Ostacoli per il 3-5-2
Longo potrebbe calare i tre mediani di cui dispone tutti insieme dall’inizio per dar vita a un 4-3-3 (mai provato però) o confermare il più collaudato dei moduli granata, appunto il 3-5-2, che va sempre tenuto ben presente, sia chiaro, sia sabato che poi contro l’Udinese e a Cagliari. Però per riproporlo col Parma Longo dovrebbe avere Aina al top (Ansaldi lavora per Cagliari) della forma. A meno che Berenguer non sia in condizioni strepitose che gi consentano di abbinare giocate e fatica.
La forma Per ovviare a infortuni e cali atletici, il tecnico prepara sorprese
L’esterno Aina è in ritardo di condizione: ma comunque non è un vero difensore