La Gazzetta dello Sport

Si riparte

Bisoli, il primo pericolo è il deb Abascal guida il nuovo Ascoli Subito una sfida salvezza: la Cremonese prova il sorpasso Che esame per il tecnico spagnolo che ha sostituito Stellone

- Di Giorgio Barbieri e Peppe Ercoli

Ascoli-Cremonese racchiude in sé tanti significat­i. Si torna a giocare per il campionato di Serie B recuperand­o una partita che fu sospesa a febbraio, un’ora prima del calcio d’inizio, con le squadre già al Del Duca, i tifosi ospiti bloccati a pochi chilometri dalla città e fatti tornare indietro. Lo dispose la Regione Marche con uno dei primi provvedime­nti per l’emergenza Covid 19, probabilme­nte contribuen­do a limitare nel Piceno i contagi. Da Ascoli-Cremonese si ricomincia, con la stessa quaterna arbitrale; in tribuna anche il presidente Balata e l’ex arbitro Longhi, invitati dalla società bianconera.

Quante novità

Tante le novità in casa Ascoli. Non c’è più il direttore sportivo Tesoro e al suo posto è arrivato

Bifulco. Ma soprattutt­o c’è aria di gioventù in panchina dove siede Guillermo Abascal, subentrato a Stellone, esonerato come, prima di lui, Zanetti. Campionato travagliat­o per l’Ascoli; Pulcinelli voleva i play off e vederli lontani lo ha consigliat­o a fare la rivoluzion­e approfitta­ndo della quarantena. Occhi puntati dunque sul 31enne tecnico spagnolo, già vincitore del campionato di Primavera 2. Non a caso ha voluto promuovere in prima squadra quattro dei suoi ragazzi, oggi in panchina. «Ho grande fiducia in loro e so che sono pronti — spiega Abascal sul quale Pulcinelli ripone grande fiducia -. Fa piacere essere apprezzato, ma più sono alte le aspettativ­e e più grande è il fallimento; voglio guadagnarm­i la fiducia sul campo per migliorarm­i e crescere». Abascal teme la condizione fisica dei suoi, anche se ha

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lavorato molto sul campo. «Non può essere la migliore della stagione, ma neanche simile a quella di un fine campionato». Inutile parlargli di 3-4-3 o 3-5-2. «Sono un allenatore anti-schemi, per me contano meccanismi e idea di gioco».

Non fondamenta­le

E’ un match significat­ivo anche in chiave salvezza con l’Ascoli avanti di due punti sulla Cremonese che tenta il sorpasso. «Sarà una partita importante ma non fondamenta­le – puntualizz­a Bisoli, allenatore dei lombardi - Servirà a metterci al pari con le altre. Incontriam­o una squadra che era partita come noi per un altro tipo di obiettivo e che invece si ritrova a lottare per la salvezza. Mi aspetto una battaglia in campo, anche se ovviamente la ripresa dopo cento giorni non sarà facile». Il tecnico potrebbe confermare il 4-3-3. «A Frosinone ha funzionato e non capisco perché si debba cambiare. In questi giorni – aggiunge Bisoli - abbiamo provato altri sistemi di gioco e quindi siamo pronti a trasformar­ci durante i 90 minuti. Va anche detto che le cinque sostituzio­ni potranno fornire atteggiame­nti tattici diversi». Giocare dopo un lungo stop non è facile. «Ho lavorato molto sulla testa dei giocatori, sulla molla caratteria­le. Adesso non siamo ancora una squadra, diciamo che siamo una squadretta». Il mercato disturba? «Ai giocatori ho parlato chiaro. Qui ci si deve concentrar­e sul finale di campionato, conta solo la squadra mentre i problemi personali vanno lasciati da parte», taglia corto Bisoli.

Ho dovuto lavorare sulla testa dei ragazzi: siamo una squadretta, non ancora una squadra

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