Si riparte
Bisoli, il primo pericolo è il deb Abascal guida il nuovo Ascoli Subito una sfida salvezza: la Cremonese prova il sorpasso Che esame per il tecnico spagnolo che ha sostituito Stellone
Ascoli-Cremonese racchiude in sé tanti significati. Si torna a giocare per il campionato di Serie B recuperando una partita che fu sospesa a febbraio, un’ora prima del calcio d’inizio, con le squadre già al Del Duca, i tifosi ospiti bloccati a pochi chilometri dalla città e fatti tornare indietro. Lo dispose la Regione Marche con uno dei primi provvedimenti per l’emergenza Covid 19, probabilmente contribuendo a limitare nel Piceno i contagi. Da Ascoli-Cremonese si ricomincia, con la stessa quaterna arbitrale; in tribuna anche il presidente Balata e l’ex arbitro Longhi, invitati dalla società bianconera.
Quante novità
Tante le novità in casa Ascoli. Non c’è più il direttore sportivo Tesoro e al suo posto è arrivato
Bifulco. Ma soprattutto c’è aria di gioventù in panchina dove siede Guillermo Abascal, subentrato a Stellone, esonerato come, prima di lui, Zanetti. Campionato travagliato per l’Ascoli; Pulcinelli voleva i play off e vederli lontani lo ha consigliato a fare la rivoluzione approfittando della quarantena. Occhi puntati dunque sul 31enne tecnico spagnolo, già vincitore del campionato di Primavera 2. Non a caso ha voluto promuovere in prima squadra quattro dei suoi ragazzi, oggi in panchina. «Ho grande fiducia in loro e so che sono pronti — spiega Abascal sul quale Pulcinelli ripone grande fiducia -. Fa piacere essere apprezzato, ma più sono alte le aspettative e più grande è il fallimento; voglio guadagnarmi la fiducia sul campo per migliorarmi e crescere». Abascal teme la condizione fisica dei suoi, anche se ha
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lavorato molto sul campo. «Non può essere la migliore della stagione, ma neanche simile a quella di un fine campionato». Inutile parlargli di 3-4-3 o 3-5-2. «Sono un allenatore anti-schemi, per me contano meccanismi e idea di gioco».
Non fondamentale
E’ un match significativo anche in chiave salvezza con l’Ascoli avanti di due punti sulla Cremonese che tenta il sorpasso. «Sarà una partita importante ma non fondamentale – puntualizza Bisoli, allenatore dei lombardi - Servirà a metterci al pari con le altre. Incontriamo una squadra che era partita come noi per un altro tipo di obiettivo e che invece si ritrova a lottare per la salvezza. Mi aspetto una battaglia in campo, anche se ovviamente la ripresa dopo cento giorni non sarà facile». Il tecnico potrebbe confermare il 4-3-3. «A Frosinone ha funzionato e non capisco perché si debba cambiare. In questi giorni – aggiunge Bisoli - abbiamo provato altri sistemi di gioco e quindi siamo pronti a trasformarci durante i 90 minuti. Va anche detto che le cinque sostituzioni potranno fornire atteggiamenti tattici diversi». Giocare dopo un lungo stop non è facile. «Ho lavorato molto sulla testa dei giocatori, sulla molla caratteriale. Adesso non siamo ancora una squadra, diciamo che siamo una squadretta». Il mercato disturba? «Ai giocatori ho parlato chiaro. Qui ci si deve concentrare sul finale di campionato, conta solo la squadra mentre i problemi personali vanno lasciati da parte», taglia corto Bisoli.
Ho dovuto lavorare sulla testa dei ragazzi: siamo una squadretta, non ancora una squadra