«Inzaghi ha tutto per contendere il titolo alla Juve»
Il doppio ex Casiraghi e la lotta scudetto «Che svolta con Milinkovic e Luis Alberto»
Gigi Casiraghi si divide nel duello che si prospetta per lo scudetto. Da attaccante ha giocato per quattro stagioni nella Juventus (dal 1989 al 1993) e per cinque nella Lazio (dal 1993 al 1998). Vicecampione del mondo con Sacchi nel 1994, ha poi allenato anche l’Under 21. La sua analisi sul percorso per lo scudetto parte dalla finale di Coppa Italia.
3Casiraghi, che cosa può significare il k.o della Juventus contro il Napoli?
«È difficile valutare visto che siamo alle prime partite dopo un lungo stop. La Juventus dell’altra sera non è stata brillante sul piano fisico e ha incontrato, come in altre occasioni, difficoltà a giocare contro formazioni che sanno chiudersi bene. La squadra di Sarri fa sempre tanto possesso specialmente con passaggi brevi, ma non riesce a finalizzare in proporzione alla mole di gioco prodotta. Contro avversari ben chiusi in difesa, Ronaldo e Dybala come attaccanti sono stati i primi ad essere penalizzati. Entrambi rendono meglio negli spazi che però contro il Napoli non hanno avuto. Ora la Juventus ha bisogno di ritrovare al più presto la condizione fisica migliore, il ritmo di gioco e la brillantezza sotto porta».
3In questa situazione la Lazio può trarre un vantaggio psicofisico per poter contendere lo scudetto alla Juventus?
«Sì, anche se queste prime partite le giudico come amichevoli estive al via di una stagione. Ma sono convinto che ci sarà un vero e proprio duello tra bianconeri e biancocelesti. Come si prevedeva prima dello stop del campionato. Mi sembra invece difficile una risalita dell’Inter nella corsa per il primo posto».
3Duello alla pari?
«Quasi. Nel senso che i bianconeri sono abituati a vincere e vengono da otto scudetti di fila: hanno una rosa ampia oltre che di gran valore. Ma in una situazione così particolare, come quella della ripartenza del campionato dopo quasi quattro mesi e con le partite da giota care in piena estate, può succedere di tutto. E la Lazio ha sicuramente i mezzi per giocarsi le sue chance».
3Quali sono le risorse migliori della squadra di Inzaghi? «Sa fare molto bene sia la fase difensiva sia quella offensiva. Un gruppo costruito nel tempo senza troppi cambiamenti rispetto all’anno scorso. Gioca un bel calcio con precisi equilibri tattici tra i vari reparti. Ha tanta qualità soprattutto a livello individuale, partendo da Milinkovic».
3Immobile, uomo in più con i
suoi gol?
«Non è facile confermarsi a certi ritmi realizzativi, specialmente in Italia. Immobile contanto per quello che fa non solo al tiro. Ma Inzaghi per segnare può fare affidamento pure su Caicedo e Correa. Sì, anche lui ha buone scelte».
3Luis Alberto è al top?
«Per me è geniale. È quasi più veloce quando ha la palla al piede: anzi diventa imprendibile. Ha giocate da vero campione. Quest’anno ha acquisito quella continuità che in passato gli era mancata. Così può fare la differenza».
3Quanto incide Leiva?
«Ha personalità ed esperienza. Scherma bene difesa e centrocampo. Un giocatore intelligentissimo».
3 Il segreto della Lazio salita in zona scudetto?
«Tanta programmazione. Tare ha svolto un ottimo lavoro. Si vede che c’è grande intesa tra il d.s., il presidente Lotito e Inzaghi: tra loro fanno squadra».
3Quale è stata la svolta per arrivare in alto ?
«Non aver ceduto l’estate scorsa Milinkovic e Luis Alberto: è stato come fare due grandi acquisti».
3Da bomber nello scontro diretto del 20 luglio a Torino con chi giocherebbe?
«Magari, un tempo per squadra (e ride,ndr).
I biancocelesti giocano un bel calcio con grandi individualità