La Gazzetta dello Sport

Lautaro, il Barça frena Zhang non resta fermo e ora pensa al rinnovo

I conti dei catalani sono in rosso: la clausola scadrà il 7 luglio e l’offerta è bassa, l’Inter prepara la mossa

- Di Carlo Laudisa - @CARLOLAUDI­SA

Tre settimane son lunghe da passare, anche perché i lavori tra Barcellona e Inter per Lautaro Martinez si sono praticamen­te bloccati. Così scema l’attesa per il 7 luglio, il giorno in cui scade la clausola che permette all’attaccante argentino di liberarsi per 111 milioni di euro. Ad ostacolare le mosse del presidente Bartomeu e il suo staff sono le parole di Javier Tebas, il roccioso numero uno della Liga, attento custode dei conti del calcio spagnolo. L’aria della crisi ha mandato in tilt anche le grandi e si profila un vero e proprio tappo al mercato. Tanto per intendersi il club catalano deve rientrare di 271 milioni, come l’Atletico Madrid. E il Real non se la passa meglio, visto che deve scalare una montagna da 250 milioni. Con questi presuppost­i possono solo puntare a degli scambi, considerat­o che nella generale penuria di capitali è difficile ipotizzare plusvalenz­e sostanzios­e.

Distanza allargata

Non a caso Tebas anche nelle ultime ore ha posto i suoi rilievi di natura economica. Il crollo dei ricavi al botteghino, unito ai flop per il merchandis­ing e per tutte le lucrose attività collateral­i è lo specchio di un deficit gestionale senza precedenti. A tal proposito va ricordato che in Spagna ogni club può operare in virtù di un budget (concesso dalla Liga), che tiene conto degli equilibri economici tra ammortamen­ti e monte stipendi. E con una lettura puntuale di queste minus si capisce bene come la frenata coinvolga davvero tutti. Se ne sono ben accorti l’a.d. nerazzurro Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio nei loro recenti contatti con la dirigenza blaugrana. Se un mese fa nei discorsi ballavano circa 20 milioni tra domanda ed offerta (90 contro 70), adesso le parti si sono ritrovate molto più distanti. Al Camp Nou, infatti, hanno dovuto cambiare i termini dell’operazione, puntando su una super rateizzazi­one. Impossibil­e, dunque, proseguire il dialogo su basi realistich­e. Insomma è difficile credere che nei prossimi 18 giorni qualcosa possa cambiare. E l’Inter non intende certo restare con le mani in mano.

Ipotesi rinnovo

Sinora la società del presidente Steven Zhang ha assecondat­o la volontà del proprio giocatore, evidenteme­nte lusingato dalla prospettiv­a di poter giocare al fianco di Leo Messi. Ma al talento argentino è stato anche detto in maniera molto chiara che una trattativa per la sua cessione può essere legata solo a valori vicini ai 111 milioni della sua clausola. E in questo rapporto improntato sulla reciproca fiducia i vertici nerazzurri sono disposti a sedersi al più presto per rinnovare il contratto di Lautaro, ora in scadenza nel 2023. Già l’8 luglio, per essere chiari, i rappresent­anti del Toro potrebbero ricevere una chiamata da viale della Liberazion­e. Nei piani del club, infatti, Martinez merita un adeguament­o rispetto all’attuale stipendio da 1,5 milioni di euro. Un ritocco importante, non certo i 10 milioni netti di cui si parla in Catalogna. Quindi il countdown è partito e sarà interessan­te capire come Lautaro vivrà questa nuova fase. Intanto continuano a crescere le quotazioni di Alexis Sanchez, in prestito (va ricordato) dal Manchester United. Conte lo ha promosso e l’Inter è al lavoro per riscattarl­o. Dunque per i partner di Romelu Lukaku si profila una conferma sino a qualche tempo fa improbabil­e. Le due pratiche sono calde, meritano attenzione.

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