La Gazzetta dello Sport

È quarantena soft

Positivi? Niente stop C’è l’ok del governo, salvo il campionato La mossa di Spadafora e Speranza,resta ora da definire il tema delle gare in chiaro

- Di Alessandra Gozzini

Il nodo quarantena è definitiva­mente sciolto. Con una circolare interpreta­tiva, concordata dai ministri Speranza (Salute) e Spadafora (Sport), è stato risolto il rebus dell’incompatib­ilità tra il protocollo del Cts e le attuali norme di legge che prevedono l’isolamento completo di due settimane del soggetto trovato positivo e dei suoi «contatti ravvicinat­i». I ministri hanno accolto l’iter indicato dal Comitato tecnico scientific­o: resterà la quarantena per l’eventuale nuovo contagiato con i suoi 14 giorni, ma resta garantita anche una finestra che consentirà alle squadre di disputare le partite in calendario. Per questo la strada per la conclusion­e del campionato è ormai stata liberata dall’ostacolo più ingombrant­e. Dopo la bufera di martedì scorso (il via libera del Cts era stato stoppato dal mancato nullaosta legislativ­o) l’atto dei ministri di Sport e

Salute ha portato alla definitiva schiarita. La conferma arriva dalla stessa Figc. «È un’ulteriore passo avanti per il completame­nto della stagione sportiva commenta il presidente Gravina -. Ringrazio il ministro Speranza e tutto il governo. Auspico adesso con grande senso di responsabi­lità, a partire dai tifosi che alimentano ogni giorno la passione per il calcio, che si adottino comportame­nti che non vanifichin­o gli sforzi fatti».

Tampone veloce

Funzionerà così: ai componenti del gruppo squadra verrà concesso di uscire dal ritiro (dove comunque giocatori e staff dovranno restare per le solite due settimane), giocare la partita e poi rientrare nella struttura concordata una volta disputato l’incontro. Sarà possibile grazie all’utilizzo del tampone rapido il giorno stesso della gara: un test che in quattro ore sarà capace di verificare la «negatività» del gruppo. Con un sentiero ormai tracciato e senza più intoppi, anche il piano B del calcio perde consistenz­a. La speranza (oggi confortata dai numeri) è quella di riuscire ad arrivare al termine delle competizio­ni. Non c’è l’urgenza di indicare una pista alternativ­a: il presidente federale Gravina ha deciso di non esercitare la delega del Consiglio ma di rimettere la decisione al Consiglio stesso del 25 giugno. L’impianto resta quello scelto: playoff a quattro, playout con una o due retrocessi­oni dirette.

Tv e contratti

Risolta la questione quarantena, resta sul tavolo quella riguardant­e le gare in chiaro. Da parte del ministro Spadafora c’è grande fiducia in una soluzione condivisa, che possa essere indicata già oggi. Mancherebb­e un passaggio formale che il governo si augura possa essere compiuto nelle prossime ore. Dalla Lega, invece, sulla vicenda filtra maggiore pessimismo. L’intesa prevedereb­be la trasmissio­ne di Verona-Cagliari sul canale Youtube di Dazn e Atalanta-Sassuolo su Tv8, tutto senza pubblicità. E per Rai2 la possibilit­à di trasmetter­e gli highlights delle partite senza più dover aspettare la scadenza dell’embargo: gol e immagini saranno visibili già dalle 21.30, pochi minuti dopo la fine delle gare della fascia serale. Due giorni fa la finale di Coppa ha segnato il record stagionale di telespetta­tori. Per Dal Pino, numero uno della Lega di A, «il risultato conferma il grande appeal del nostro sport». Da definire anche la questione relativa ai contratti in scadenza o in prestito: l’assemblea di Lega di ieri ha rinviato la discussion­e al tavolo aperto con Federazion­e e Aic.

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ANSA A porte chiuse Il riscaldame­nto della Juventus di mercoledì sera, prima della finale di Coppa Italia con il Napoli

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