Leclerc sveglia Maranello La ripartenza targata Ferrari
Un risveglio brusco e dolce al tempo stesso: il sibilo del V6 ibrido montato sulla SF100 ha sostituito il suono della sveglia ieri a Maranello. Alle sei e mezza Charles Leclerc è uscito dal cancello della Gestione Industriale di via dell’Abetone inferiore, imitando il fondatore, Enzo Ferrari che da lì uscì con la sua prima creatura, la 125 S, il 12 marzo 1947. Un messaggio di speranza a 110 giorni dall’ultima giornata di test a Barcellona, dopo il lockdown e alla vigilia di una stagione anomala che scatterà il 5 luglio in Austria. Il monegasco è passato davanti alla nuova Gestione
Sportiva in via Enzo Ferrari 27, quindi al Museo Ferrari e, svoltato in via Gilles Villeneuve, è entrato nella pista di Fiorano dove settimana prossima lui e Vettel si toglieranno la ruggine girando con la SF71H del 2018.
Alzataccia particolare
«Non sono uno che ama alzarsi all’alba - ha dichiarato Leclerc ma c’era un ottimo motivo per farlo. Forse abbiamo svegliato qualcuno ma è stato bello guidare sulle strade di Maranello la SF1000. È stata una grande emozione poter tornare in macchina e soprattutto farlo su un tracciato così particolare. Rientrare nell’abitacolo mi ha fatto sentire come essere di nuovo a casa. Ci è sembrato un modo bello e divertente per dire che siamo pronti a tornare in pista. Adesso non vedo l’ora di poter guidare la SF1000 in Austria». Alla domanda di perdono ha replicato il sindaco Luigi Zironi: «Nessun disturbo Charles, anzi. Certe cose possono accadere solo a Maranello. Ed è qui che questa mattina il cuore pulsante del Made in Italy ha voluto accelerare i battiti in vista della ripartenza». E su Sky è intervenuto pure il team principal Mattia Binotto: «Credo che Enzo Ferrari sarebbe felice di vedere in giro una rossa per Maranello con Charles alla guida».