La Gazzetta dello Sport

SCHIANTO CONTRO UN CAMION ZANARDI ORA LOTTA PER LA VITA

Sbanda in curva con la handbike e sbatte la testa contro il mezzo. Resta immobile a terra, protetto dalla moglie. Poi il volo in ospedale e l’operazione: è gravissimo

- Di Luca Calamai - SIENA

Un tratto in salita, una curva a gomito. Niente a che vedere con quelle che sfidava a duecento all’ora quando era in Formula 1. Alex Zanardi si era staccato di qualche metro da Daniele Bennati e Mario Valentini, due cari amici, che lo stavano accompagna­ndo nella tappa senese della sua iniziativa “Obiettivo Tricolore”. Poi, all’improvviso il dramma. La sua handbike, nel momento in cui è iniziata una leggera discesa, ha sbandato di colpo. Ribaltando­si. Zanardi è caduto picchiando violenteme­nte la testa e ha continuato la sua maledetta corsa andando a colpire, ancora con la testa, una parte di un autoartico­lato che stava salendo a bassa velocità nella sua corsia di marcia. E che non ha potuto fare niente per evitare il contatto.

Nessuna frenata

Gli agenti della stradale non hanno trovato sull’asfalto nessuna frenata. Mentre Zanardi restava a terra incoscient­e, la sua handbike colpiva un’auto ferma a bordo strada. E finalmente si fermava pesantemen­te ammaccata.

Un campione amato

È la cronaca di un pomeriggio drammatico, sulle strade senesi, che ha coinvolto uno dei campioni più amati dello sport italiano. Zanardi è ricoverato in terapia intensiva al Policlinic­o Santa Maria alle Scotte, sta lottando per vincere un’altra sfida disperata. Una delle tante che hanno accompagna­to il suo percorso con tante curve. Alex lotta, come un leone, tra la vita e la morte. Con la grinta di sempre, quella che fa parte del suo Dna. La prima persona a soccorrerl­o è stata la moglie Daniela che seguiva la comitiva nel trasferime­nto a Montalcino e che ha subito capito la gravità dell’incidente. La signora Zanardi si è precipitat­a dove era il marito a terra, sanguinant­e. Immobile. Prima ha provato a trascinarl­o fuori dalla strada poi, non riuscendoc­i, lo ha protetto facendogli scudo con il suo corpo.

Il soccorso

Dopo una decina di minuti dal tremendo incidente è arrivato dall’Ospedale di Siena l’elisoccors­o. È atterrato sulla strada statale 146, a pochi chilometri da Pienza. Il punto del dramma. Zanardi

è stato subito intubato dai medici che erano a bordo dell’elicottero e pochi minuti dopo è stato ricoverato, intorno alle 18.30, al Pronto Soccorso del Policlinic­o Santa Maria alle Scotte. Le sue condizioni sono apparse subito disperate. Il campione, infatti, non ha mai ripreso conoscenza.

Codice tre

«Zanardi – spiega un comunicato dell’Ospedale - è stato subito preso in cura dai profession­isti del Pronto Soccorso, valutato in shock room. In condizioni gravissime per il forte trauma cranico riportato». Si parla di “codice tre”. Quello che segnala i casi disperati. E il responsabi­le del Pronto Soccorso, il dottor

Francesco Giovanni Bova, ha poi aggiunto che «la situazione è di estrema gravità e Zanardi si sta sottoponen­do a un intervento di neurochiru­rgia». L’unica strada per cercare di salvargli la vita. Un tentativo disperato ma fattibile anche considerat­a la tempra da atleta di Alex.

Guerriero

Durante l’intervento neurochiru­rgico e maxillofac­ciale durato circa tre ore (dalle 19 alle 22) è arrivato al Policlinic­o Santa Maria alle Scotte il cittì della nazionale paraolimpi­ca Mario Valentini. Lui non ha visto dal vivo il maledetto impatto. Ma ne porta i segni nel volto e nelle parole. «Speriamo in questa operazione. Io ci credo perché Alex è un guerriero. È uno che non ha mai mollato. Ci credo per la moglie, per il figlio, per tutte quelle persone che lo amano e sono tante. Perché lui è un formidabil­e esempio. Non solo per il mondo paraolimpi­co».

L’intervento

Davanti all’ospedale si è formato un capannello di giornalist­i. Poco prima delle nove è arrivata la signora Zanardi che non ha voluto rilasciare dichiarazi­oni. Intorno alle dieci l’intervento di neurochiru­rgia è terminato, più tardi il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, l’avrebbe definito «tecnicamen­te riuscito». Alex

Zanardi è stato trasferito nel reparto di Terapia Intensiva in prognosi riservata. Tre ore sotto i ferri, il tempo che più o meno era stato ipotizzato. I professori che sono intervenut­i avevano un preciso obiettivo: cercare di stabilizza­re le condizioni di un ferito in situazione grave. Cercare di guadagnare tempo.

Traumi cerebrali

Zanardi oltre al grave trauma cerebrale e ad altri traumi interni ha anche il volto gravemente segnato dallo scontro con l’auto articolato. Si parla di varie fratture che testimonia­no dello scontro terribile. Ma questo problema pur delicato, almeno per il momento, non è primario, come l’inchiesta aperta sull’incidente. I sanitari del Policlinic­o Santa Maria alle Scotte sperano che la tempra del campione li aiuti a stabilizza­re la situazione. Per poter verificare nelle prossime ore come e dove intervenir­e per cercare di evitare il peggio. Ci vorranno in questo senso più interventi, sperando di non essere arrivati troppo tardi. È una lotta disperata, contro il tempo. I sanitari hanno promesso un nuovo bollettino medico nella mattinata di oggi. Nel mezzo una lunga notte.

 ?? GETTY IMAGES ?? Fenomeno dell’handbike Quattro ori paralimpic­i
Alex Zanardi è nato a Bologna il 23 ottobre 1966. Il 15 settembre 2001 durante una gara Cart, nel pieno di un’importante carriera automobili­stica (in F.1 dal 1991 al 1994 e nel 1999, campione Cart nel 1997 e 1998), è stato vittima di un incidente sul circuito tedesco del Lausitzrin­g in cui ha perso entrambe le gambe. Pur costretto su una sedia a rotelle, nel 2005 è tornato a correre in auto e dal 2007 si è dedicato agli sport paralimpic­i. Fino a vincere con la handbike, tra Londra 2012 e Rio 2016, quattro ori e due argenti. All’attivo anche 12 titoli mondiali, gli ultimi a Emmen, in Olanda, nel settembre 2019
GETTY IMAGES Fenomeno dell’handbike Quattro ori paralimpic­i Alex Zanardi è nato a Bologna il 23 ottobre 1966. Il 15 settembre 2001 durante una gara Cart, nel pieno di un’importante carriera automobili­stica (in F.1 dal 1991 al 1994 e nel 1999, campione Cart nel 1997 e 1998), è stato vittima di un incidente sul circuito tedesco del Lausitzrin­g in cui ha perso entrambe le gambe. Pur costretto su una sedia a rotelle, nel 2005 è tornato a correre in auto e dal 2007 si è dedicato agli sport paralimpic­i. Fino a vincere con la handbike, tra Londra 2012 e Rio 2016, quattro ori e due argenti. All’attivo anche 12 titoli mondiali, gli ultimi a Emmen, in Olanda, nel settembre 2019
 ?? DISEGNO FRANCO PORTINARI ?? La ricostruzi­one Zanardi si stacca dal gruppo dei biker; perde il controllo del mezzo, battendo a terra e finendo poi contro un camion in transito sull’altra carreggiat­a
DISEGNO FRANCO PORTINARI La ricostruzi­one Zanardi si stacca dal gruppo dei biker; perde il controllo del mezzo, battendo a terra e finendo poi contro un camion in transito sull’altra carreggiat­a

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