Samp, Ranieri cauto «Adesso entriamo in una stanza buia»
na Sampdoria resiliente: servirebbe solo questo per tirarsi fuori dai guai. È il concetto forte che Claudio Ranieri sta provando a trasmettere ai suoi, prima di entrare «in una stanza buia», parole sue, come si annuncia il futuro prossimo per i blucerchiati. E pazienza se ieri è diventata ufficiale la rinuncia a Fabio Quagliarella, capitano, anima, capocannoniere e molto altro ancora, per un banale problemino a un gemello. «Nulla di grave, ma il rischio è fargli saltare un mese di campionato».
Attitudine
Il domani si presenta doppiamente incerto perché la Samp da molti anni non deve lottare per la sopravvivenza. Non solo: tre giorni dopo l’Inter c’è la trasferta contro la Roma («due gare semi proibitive»), prima di un trittico contro Bologna, Lecce e Spal: «Cinque sfide che ci diranno chi siamo».
L’amico Antonio
Quagliarella non è una panacea, né potrebbe esserlo, ma scalda l’anima e regala certezze anche laddove all’apparenza non se ne vedono: «In allenamento abbiamo lavorato bene, siamo tornati ai livelli pre-Covid, ma ci manca la controprova della partita». L’Inter fa paura, «a Napoli in coppa Italia ha giocato una gran partita, Per noi sarà un buon rodaggio». E poi c’è Conte, «per me è un amico, oltre che un allenatore stupendo». Hanno notato, Ranieri e il suo staff, che gli ex positivi al Covid-19 del gruppo hanno avuto un recupero più lento di prima, «per cui dovrò fare delle valutazioni». Aspettiamoci qualche novità, anche se il vantaggio dei cinque cambi (Ranieri ne è stato fra i primi fautori) può consentire una più equa distribuzione delle risorse in campo. La Bundesliga racconta di una moltiplicazione dei successi esterni e per una Samp che giocherà fuori casa otto gare su tredici pare un’ottima notizia. Il tecnico non si fida («me lo auguro, ma aspettiamo») e preferisce concentrarsi sul probabile passaggio al 3-5-2, con Bonazzoli o il guastatore Ramirez vicino a Gabbiadini.