E ora che dire di Khedira? La sua stagione è già finita
Il tedesco fuori per due mesi: un rientro è improbabile Le domande sul futuro sono forti, ma Sami vorrebbe restare
Dodici ore, il giro di una lancetta. Questo resta del campionato di Sami Khedira: 685 minuti, quasi tutti nella prima parte di stagione. Sono pochi e non aumenteranno, perché l’ultimo infortunio di Sami è serio - lesione parziale del tendine del muscolo lungo adduttore della coscia destra, dice il comunicato della Juventus – e lo terrà lontano dal campo per un paio di mesi. La matematica è più crudele di Löw, che nel 2018 lo ha escluso dalla nazionale tedesca in via definitiva: a metà agosto sarà finito il campionato e la Champions starà per decidere il campione d’Europa 2020. La frase del comunicato quindi si traduce così: Sami Khedira ha finito la stagione con la Juventus.
Mille problemi
Prima di parlare del futuro, una considerazione sulla fragilità del numero 6. A Khedira negli ultimi anni è successo di tutto e le presenze sono andate in picchiata. Negli ultimi due campionati ha messo assieme 22 partite in Serie A – 10 con Allegri, 12 con Sarri – contro le 26 del 2017-18 e le 31 del suo secondo anno juventino. Nell’estate 2019 ha provato ad andarci piano, saltando la tournée in Oriente per recuperare dall’intervento di pulizia al ginocchio destro di aprile, ma non ha funzionato. «Tornerò per il prossimo campionato», scrisse sui social. Il problema è che il campionato è durato poco. Khedira è stato titolare dalla prima giornata contro il Parma, però ha avuto problemi fisici e si è fermato di nuovo a dicembre. Operazione in artroscopia al ginocchio sinistro ad Augsburg, in Germania. Morale: nel 2020 Khedira ha giocato solo 28 minuti contro il Milan in Coppa Italia, otto giorni fa. Quel giorno si aspettava di essere titolare (e non dev’essere stato felice della scelta di Sarri), invece giocò una mezz’ora. Fine: prima della finale, il tendine si è lesionato. Ecco perché c’è una possibilità che la frase del comunicato sia da tradurre così: Sami Khedira ha giocato la sua ultima partita con la Juventus.
Mercato e... 2021
Il futuro infatti è un grande punto interrogativo. Sami a Torino si è sempre trovato bene e ha immaginato il 2020-21, l’ultimo anno del suo contratto, come la sua sesta stagione bianconera. Intenzione di andare altrove, poca. Volontà di chiudere la carriera allo Stoccarda, dove tutto è cominciato, ancora meno. Per questo la conferma è possibile. Il problema però in estate si porrà. La Juventus ha pensato di sacrificarlo già la scorsa estate, poi è successo quello che tutti ricordano: Sarri lo ha appezzato dal primo allenamento e a gennaio il club ha ceduto il suo gemello giovane, Emre Can. Difficile capire se la Juve e Sami tra un paio di mesi possano arrivare a un accordo con una nuova squadra, magari dalla Mls. Economicamente, non sarà semplice. Nel settembre 2018 Khedira ha rinnovato con la Juventus fino al 2021 e il suo ingaggio da 6-7 milioni è pesante per tutti, soprattutto con un’affidabilità fisica così limitata.
Benta o Ramsey
Sarri non pensa a questo, in compenso guarda con occhi diversi il suo centrocampo. Fino a due giorni fa, almeno sul centro-destra, aveva abbondanza. Senza voler contare Cuadrado e Bernardeschi, che in quella posizione sarebbero adattati, c’erano tre soluzioni interessanti: Bentancur, il vero titolare stagionale, Ramsey, potenziale prima scelta dopo la partita contro l’Inter, e Khedira. Senza il Professore di Stoccarda, siamo al lancio di moneta: Rodrigo o Aaron, con poca possibilità per tutti di prendere un riposo e tanta preoccupazione per il fisico di Ramsey, altro giocatore fragile per natura. Alla fine, quindi, l’ultima immagine forte di Khedira alla Juventus resta lo spavento di Madrid. Il 19 febbraio 2019 la Juve ritardò l’arrivo in Spagna – era la vigilia dell’ottavo di andata di Champions – perché Sami si bloccò per una forte aritmia. Un piccolo intervento al cuore risolse tutto ma il numero 6 da quel momento non ha mai segnato in partite ufficiali con la Juventus. Per un centrocampista arrivato a 9 gol in un campionato, è un finale insolito, cupo. Soprattutto, triste.