Metti in porta un gigante: Thiam pronto al debutto in A
Lmesso in panchina, spronato, rilanciato. Rapporto strano, tra i due. Ma fuori dai taccuini ha sempre detto che era l’unico vero centravanti che aveva. Di Carmine ha sbandato a gennaio. C’era chi lo voleva. Incedibile. Anche se il contratto è firmato fino al giugno del 2021 (il club è pronto ad allungare). Di Carmine si infortuna allo zigomo in un contrasto aereo con un difensore contro l’Udinese. Soffre. A novembre segna proprio alla sua Fiorentina ed è un gol pesante. Poi concede il bis, ma la doppietta non basta a evitare la sconfitta con l’Atalanta. Dopo, in allenamento, si rompe un dito. Ma quell’autunno-inverno da favola impone al tandem Setti-D’Amico di trattenerlo. Il campionato si ferma, ma quando riparte, sabato al Bentegodi col Cagliari, Samuel mette il turbo e in 25 minuti lo stende. Prima di testa, poi con
Letica sono infortunati, così il ragazzone senegalese andrà con ogni probabilità tra i pali alla prima dopo lo stop per il coronavirus. Classe 1998, Thiam diventerà anche il giocatore più alto di questo campionato: gli accreditano ben 202 centimetri. Un vero gigante, con cui Di Biagio spera di fermare l’attacco del Cagliari. Non sarà l’esordio tra i pro per il portiere, che ha già difeso in tre partite ufficiali la porta della Viterbese tra Serie C e Coppa Italia lo scorso anno. Come andò? In ben due occasioni chiuse imbattuto. E allora, per chi volesse prendersi un Magic rischio, con un credito può trovarsi un titolare di giornata...
Rapporto Amore e odio con Juric: «Lui mi sprona a dare di più»
Caratteristiche «Che centravanti sono? Attacco la profondità e ho tecnica»
un gran tiro infila Cragno. E pensare che alla vigilia non era accreditato da titolare. Lo ha saputo la mattina nella rifinitura.
Cifre
Ora i gol in Serie A sono cinque, non male in 13 presenze (9 tiri nello specchio su 17, percentuale del 56%, 17 sponde) con un infortunio di mezzo alla prima vera stagione da protagonista. Le cifre di sabato confermano la bontà del centravanti gialloblù che è diventato il capocannoniere della squadra. Le cifre di sabato raccontano, oltre ai due bellissimi gol, cinque duelli vinti, tre duelli aerei vinti su cinque, un cross, due falli subiti, nove passaggi positivi. Tutto in 48 minuti giocati. Perché poi ha fatto spazio a Zaccagni, quando la squadra era in 10 e subiva il ritorno del Cagliari. Ora Di Carmine vede Napoli. La sfida dal sapore d’Europa. Juric dovrà rimandarlo in campo, anche per l’assenza di Borini che, dopo il discutibile rosso, sarà squalificato. Samuel studia già l’avversario. Con una consapevolezza: «So attaccare la profondità e sono tecnico». Poi c’è il rapporto con Juric: «Mi sprona a far sempre meglio, dopo il secondo gol voleva il terzo, non vuole mai che mi fermi. Speriamo che la ruota sia girata», ha detto sabato notte. Ora che sta bene e non vuole fermarsi.