Si chiama Castillejo e risolve problemi
Contro la Juve non c’era: nella sosta forzata è aumentata la sua voglia di correre
Sarebbe cambiato qualcosa con Samuel Castillejo in campo contro la Juventus in coppa Italia? Probabilmente no, ma a Lecce si è visto di nuovo quanto sia importante l’esterno spagnolo per il Milan ridisegnato da Pioli negli ultimi mesi. E questa volta il tre più uno ha funzionato anche senza Ibrahimovic. Non era scontato, soprattutto perché anche prima della pandemia il Milan faceva tanta fatica a segnare: 13 gol in casa, 15 in trasferta. Un abisso divideva il rendimento degli attaccanti del Milan da quello delle prime in classifica. Il distacco resta abissale, ma aver segnato con quattro marcatori diversi è un buon segnale: non accadeva da più di due anni.
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E la capacità di coprire la fascia mostrata da Castillejo anche prima del lockdown è fondamentale per il nuovo assetto del Milan. Perché Samu, una volta semplice riserva di Suso, con il passare dei mesi è entrato nei meccanismi di Pioli fino a diventare un protagonista dopo che per tanto tempo era rimasto nell’ombra. Durante il blocco generato dal Covid è rimasto a Milano e appena ha potuto si è ributtato in campo con entusiasmo. Perché il lavoro paga sempre, dice lui, che di mestiere fa il centrocampista altruista: corre per chilometri, crea chance, ha polmoni senza fine e distribuisce complimenti ai compagni, anche se in verità è stato proprio lui ad aprire la partita. Una partita che per molti motivi poteva rivelarsi complicata, ma il Milan in questa stagione ha abituato i suoi tifosi agli alti e bassi. Castillejo invece negli ultimi tempi ha garantito continuità e alla fine della gara di Lecce, con i tre punti in tasca, ha trovato ancora energia per scherzare con gli intervistatori. «Il mister parla troppo, quando lui mi chiede una cosa devo farla per forza. Con Calhanoglu e Bonaventura dovevo stare io più largo e bisogna sempre fare quello che dice il boss. Pioli ci chiede di essere disciplinati, ma ci lascia anche la libertà di andare dove crediamo di poter rendere di più. L’Europa è il nostro obiettivo, dobbiamo continuare su questa strada». In diciassette partite giocate, questo è il suo primo gol. Meritato, per i chilometri che ha fatto e non soltanto per quello. Castillejo è l’uomo che non si ferma mai.