LE DATE Viviani, il Poggio stile-gara Da oggi un mese in montagna
Scopre il finale di Nizza al Tour Prova col “treno” la Sanremo: «Sarà una corsa pazza» Ora va a Trepalle, più alto di Livigno: 2250 metri
Una preparazione da... fenomeno. Elia Viviani da stasera dormirà per un mese ai 2250 metri di Trepalle, unica frazione di Livigno (Sondrio), il paese più alto d’Italia. Il debutto del campione europeo della Cofidis sarà sabato primo agosto in Francia alla Route d’Occitanie, quattro tappe. L’obiettivo cerchiato in rosso sabato 8 agosto: Milano-Sanremo. Il velocista veronese è il primo big italiano a rimettersi in sella: Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone, per esempio, saliranno al passo San Pellegrino il 10 luglio. Viviani è rimasto neppure 24 ore a casa a Montecarlo per fare la valigia, dopo quattro giorni in Riviera tra Nizza e la zona di Laigueglia con il suo gruppo alla Cofidis, diretto da Roberto Damiani. Prove di Tour, con il sopralluogo sul difficile percorso della prima tappa a Nizza, e prove di volata con il fratello Attilio, Fabio Sabatini e Simone Consonni che si alterneranno nel ruolo di ultimo uomo, Laporte e Mathis. Ma, soprattutto, il ripasso della Sanremo: domenica sette ore sul finale della Classicissima, che per lui è una fede.
Pericolo caldo
«E’ stato bello ritrovarsi con la squadra — racconta Viviani, 31 anni —. Dopo tanto tempo rinchiusi, ripartire e fare squadra è la cosa più importante. Ho fatto due allenamenti-top: uno più specifico per il treno e per le volate, l’altro con la ricognizione della Sanremo e il Poggio simulato in stilegara. L’8 agosto sarà una Sanremo stranissima, al quinto giorno di gara per me ma anche per quasi tutti. Mi aspetto una corsa pazza, e sarà importantissima la preparazione atletica, farsi trovare pronti al momento giusto. Perché se sei in ritardo, non ce la fai a recuperare. E se sarà caldo come questi giorni... abbiamo trovato 30 gradi a giugno. Il caldo può essere un’arma a favore di noi velocisti, perché con tanto caldo si sa che ci sono meno colpi in canna. Ne vedremo delle belle».
Sierologico e tampone