La Gazzetta dello Sport

Il procurator­e «Non era una gara» Ora le perizie

- Di Giuseppe Nigro

La spiegazion­e più plausibile, nelle parole praticamen­te unanimi dei testimoni, è forse la più semplice, l’errore umano, e la più difficile, perché i supereroi non sbagliano. È compito dei magistrati accertarsi che non ci fossero altre cause dietro quella traiettori­a sbagliata nella curva a destra in discesa al km 39+800 della statale 146 vicino Pienza in cui l’handbike di Alex Zanardi ha invaso l’altra corsia scontrando­si con un camion. Il p.m. Serena Menicucci si avvarrà di una consulenza tecnica per ricostruir­e la dinamica della collisione, un parere che possa tenere insieme una valutazion­e dei punti di impatto, una stima della velocità tenuta (comunque inferiore al limite di 60 km/h in quel tratto), una ricerca di imperfezio­ni stradali che possano aver causato la perdita di equilibrio e una perizia sul corretto funzioname­nto della handbike che è sotto sequestro, come il cellulare di Zanardi e il filmato dell’incidente.

Interrogat­ori

Continuano gli approfondi­menti sull’organizzaz­ione dell’evento. A Montepulci­ano il comandante dei carabinier­i Roberto Vergato ha sentito come persona informata sui fatti il comandante della polizia municipale di Pienza, che con una pattuglia era in testa al gruppo. Nel pomeriggio al tribunale di Siena sono stati sentiti Rosa Cottone, assessore allo sport di Sinalunga, la città legata al tratto della staffetta precedente all’incidente, e il locale comandante della municipale, Fabrizio Giannini: «Anche noi avevamo una macchina che faceva da scorta fino al luogo della cerimonia. Circolavan­o le auto ma non c’erano pericoli, la carovana è transitata senza dare problemi». E il procurator­e della Repubblica di Siena, Salvatore Vitiello, al Tg1 dice: «Sicurament­e non c’era la competizio­ne, non c’era nessuna competizio­ne sportiva».

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