Il figlio Niccolò «Forza papà, ti aspetto, torna presto»
«Forza papà, ti aspetto, torna presto». Un augurio, un abbraccio, un modo per crederci e per combattere: affidando a un post il primo messaggio pubblico della famiglia, arriva dritta al cuore la potenza del pensiero che Niccolò, 22 anni, figlio di Alex Zanardi, ha voluto mandare al papà, ovunque si trovi ora, in quel limbo del coma farmacologico che lo avvolge da venerdì. Al Policlinico di Siena, dove Zanardi è ricoverato in terapia intensiva, la giornata di ieri ha cristallizzato anticipazioni e segnali dei giorni scorsi sulla dilatazione dei tempi per ipotizzare il risveglio, necessario anche per valutare i danni neurologici. «Mediamente un trauma cranico di questa entità rimane sedato tra i 10 e i 15 giorni - dice Giuseppe Oliveri, il luminare della neurochirurgia che venerdì ha operato Zanardi -. Serve che rimangano stabili i parametri vitali e la misurazione della pressione intracranica. Il danno primario dipende direttamente dal trauma e il danno secondario, che è quello che noi curiamo, sono le conseguenze metaboliche che l’encefalo può sviluppare dopo un trauma importante: dopo i primi giorni, quelli più a rischio, i parametri sono stabili, ed è quanto di meglio ci si possa aspettare adesso. Ma il rischio permane». E con grande franchezza a Sky Sport: «Non sappiamo quanto del coma sia dovuto ai farmaci e quanto alle condizioni neurologiche. Non si interrompono terapie fondamentali per la curiosità di vedere qual è lo stato clinico: se avesse avuto un trauma di bacino, nessuno si sognerebbe di farlo correre per vedere come funziona. Il cervello deve essere mantenuto a riposo».
L’inchiesta
Ieri sono state sentite altre quattro persone informate dei fatti tra i vigili urbani di Sinalunga e Torrita, dove è passata la manifestazione: si cerca di accertare chi tra le autorità pubbliche avesse eventualmente l’obbligo di garantire la sicurezza. Oggi tocca al videomaker del filmato dell’impatto, nei prossimi giorni sarà assegnata a un consulente tecnico la perizia sull’incidente per accertare eventuali problemi all’handbike o alla sede stradale.