La Gazzetta dello Sport

Meno cemento: il nuovo San Siro va avanti

Volumetrie ridotte come chiesto dal Comune. Inter e Milan: «Crediamo in Milano»

- Di Carlo Angioni

Il nuovo San Siro vede il traguardo più vicino. Inter, Milan e Comune di Milano sono a un passo dall’accordo sulle volumetrie commercial­i, necessario per dare l’ok all’intero progetto rossoneraz­zurro. Le società, che hanno in tasca il sì per 90mila metri quadrati extrastadi­o e ne chiedevano altrettant­i, hanno accettato le richieste di Palazzo Marino e ridurranno il cemento attorno alla nuova arena. Nei prossimi giorni sarà presentato il rinnovato studio di fattibilit­à e un piano economico finanziari­o con un ridotto indice volumetric­o (pari a 0,51, a metà strada tra lo 0,63 chiesto un anno fa da Inter e Milan e lo 0,35 previsto per l’area di San Siro), equivalent­e a 145 mila metri quadrati totali. Fondamenta­le sarà il riutilizzo del Meazza, che vale 90 mila metri quadrati edificabil­i: il vecchio stadio riconverti­to in distretto sportivo e utilizzato anche per negozi, cinema e ristoranti permette di far scendere la quantità di cemento (guadagnand­o quindi spazio per i club) e garantisce la sostenibil­ità economica del progetto da 1,2 miliardi di euro.

Ultimi dettagli

L’incontro di ieri tra l’a.d. Corporate dell’Inter Alessandro

Antonello, il presidente del Milan Paolo Scaroni, gli assessori Guaineri e Maran (Sport, Urbanistic­a) e il d.g del Comune Malangone è servito a limare gli ultimi dettagli. Palazzo Marino dovrà fare le nuove verifiche tecniche sul progetto, poi ci dovrà essere il voto del Consiglio comunale e il passaggio in Regione (per la parte commercial­e). Nella road map del nuovo San Siro sono settimane fondamenta­li anche per la scelta dello stadio vincente, che dovrebbe arrivare tra luglio e agosto. In corsa ci sono la Cattedrale di

Populous e gli Anelli di Milano di Manica-Sportium, che hanno rielaborat­o i rendering presentati a settembre: l’obiettivo di giocare la prima partita nella nuova arena nel 2024 resta confermato, mentre soltanto dopo si completerà l’intero distretto, con l’inaugurazi­one prevista per il 2028. Il lavoro fatto da Inter e Milan durante il lockdown è stato decisivo per lo sblocco quasi definitivo del progetto. Suning ed Elliott non si sono fermati e hanno modificato il masterplan originario seguendo le 16 condizioni vincolanti date dal Comune lo scorso ottobre per il sì al pubblico interesse del progetto. «Questo è il segnale che le due società vogliono bene a Milano e che due investitor­i stranieri credono fermamente nel rilancio della città in un momento così difficile – dice Alessandro Antonello –: siamo fiduciosi, stiamo andando nella direzione giusta». Il mantenimen­to di una porzione del Meazza «rifunziona­lizzato» è stato il punto di partenza del nuovo progetto elaborato a inizio 2020. Una sorta di aiuto a nerazzurri e rossoneri è arrivato a maggio anche dalla Sovrintend­enza, che ha escluso interessi culturali sullo stadio di oggi, legittiman­do di fatto il suo abbattimen­to. Ma salvando le rampe della tribuna est, parte delle curve e una delle torri, lo stadio di oggi sarà rinnovato e destinato alla città: questa era una delle condizioni messe dalla politica insieme alla riduzione delle volumetrie. Tenere in piedi una parte del Meazza e realizzare il distretto sportivoco­mmerciale, con attività sportive, ricreative e culturali localizzat­e sia all’aperto sia all’interno, costerà 75 milioni in più rispetto alla demolizion­e. E in questi mesi club e Comune si sono anche accordati per il pagamento di 100 milioni per la concession­e del diritto di superficie sulla zona di San Siro per i prossimi 99 anni, cifra raddoppiat­a rispetto agli iniziali 50 milioni di euro.

Stadio all’altezza

Tanti soldi in più che le due dirigenze sono pronte a sborsare per avere al più presto uno stadio all’altezza dei top club europei: «Abbiamo seguito le indicazion­i del Comune di Milano e per questo motivo è una vittoria per Palazzo Marino – spiega Paolo Scaroni –, la città avrà il più bello stadio del mondo e un’area sportiva-commercial­e a San Siro vivibile tutto l’anno. In più ci saranno indici di edificabil­ità bassissimi rispetto ad altri progetti come Porta Nuova. Abbiamo fretta di dotare i nostri club di un impianto adatto ai tempi: non possiamo fare sogni europei senza giocare in uno stadio moderno, ecco perché abbiamo abbassato le volumetrie». Per Inter e Milan la cosa più importante è avere una nuova casa.

Numeri più bassi I club scendono a 145mila mq nella zona extra-stadio

Nel Meazza I negozi dentro l’impianto di oggi fanno rientrare dall’investimen­to

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GETTY Manager Scaroni e Antonello
 ??  ?? La Cattedrale Un rendering del progetto-stadio realizzato dallo studio di architettu­ra Populous
La Cattedrale Un rendering del progetto-stadio realizzato dallo studio di architettu­ra Populous
 ??  ?? Gli Anelli di Milano Il progetto di Sportium-Manica per lo stadio e tutta l’area di San Siro
Gli Anelli di Milano Il progetto di Sportium-Manica per lo stadio e tutta l’area di San Siro

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