La Gazzetta dello Sport

SA SOLO VINCERE IL NAPOLI PASSA ANCHE A VERONA CON MILIK E LOZANO

Quarta vittoria di fila in campionato: il lockdown non ha fermato una squadra tosta che assomiglia sempre più al suo tecnico

- di Fabio Bianchi - INVIATO A VERONA

Nel nome di Gattuso, questo Napoli non si ferma più. Continua sulla falsariga di come aveva terminato prima del lockdown. In un modo o nell’altro, trova sempre come vincere. In Coppa Italia con i rigori, in questa sorta di derby per l’Europa con i calci d’angolo, con la gentile collaboraz­ione dei difensori rivali e la furia conseguent­e di Ivan Juric. Una vittoria in fondo meritata, anche se il Verona, con le dovute proporzion­i, a sprazzi l’ha messo più in difficoltà della Juventus. Ma la truppa che ha modellato Rino è a sua immagine e somiglianz­a: tosta, solida mentalment­e, che sa sempre cosa fare e come farlo. Con questi 3 punti, Gattuso si conquista anche un piccolo record: nessuno prima di lui aveva mai vinto cinque delle prime sei trasferte sulla panchina azzurra (e 4 successi di fila in campionato). Conoscendo­lo, non gli fregherà più di tanto. A lui interessa accumulare punti per cercare l’improbabil­e scalata alla Champions. I punti di distacco dall’Atalanta sono tanti, forse troppi, ma in questo campionato ristretto anche le distanze non hanno lo stesso valore. Di certo, questo Napoli può far paura a tutti. Il buon Verona abbattuto è li a dimostrarl­o. Perché i gialloblù registrano lo stop in classifica, ma non nel gioco. Nell’occasione, sono stati traditi proprio dal reparto dei gioiellini Kumbulla e Rrahmani, già acquistato proprio dal Napoli.

La chiave

Non è stata una gara spettacola­re, con ritmi elevati solo a tratti, complice un caldo torrido che ha costretto l’arbitro Pasqua a una per tempo. Al Verona, tra l’altro, hanno pesato nelle gambe i tre giorni di riposo in meno. Gattuso ha dimostrato di essere uno molto attento agli avversari. Ha impostato la gara sul palleggio di qualità, lasciando a loro la corsa. E memore dei solchi che ha lasciato il Verona a sinistra contro il Cagliari con Lazovic, Borini e poi Zaccagni, ha scelto il più tosto Allan a destra facendo riposare in panchina Fabian

Ruiz, tra i meno brillanti tra l’altro nella finale di coppa. E ha fatto bene, perché comunque la banda Juric ha spinto e tanto a sinistra, con i soliti cross velenosi di Lazovic. In uno di questi, Faraoni ha rimesso in qualche modo facendo rimbalzare la palla nei pressi della porta dove Verre tutto solo, non è riuscito a spingerla in rete. È stata di gran lunga l’occasione più ghiotta del Verona che dopo un avvio ad andamenpau­sa to lento si è messo a pressare alto. Non siamo ai livelli dell’Atalanta ma quasi. Il Napoli aveva i suoi problemini a uscire ma è stato bravo a stare compatto: le linee di centrocamp­o e difesa, con Insigne in aggiunta, erano talmente allineate e precise che ci potevi tirare il righello. Cosa che non si può dire invece della difesa gialloblù, che sul primo angolo del Napoli battuto da Politano, è sembrata in vacanza. Milik ha colpito la sua vittima preferita (tre gare col Verona, tre gol) in torsione di testa in tutta libertà. Kumbulla ha dormito, ma l’errore è stato di tutto il reparto.

Sfortuna

Nel Verona, qualcosa ha funzionato meno del solito anche a centrocamp­o. Amrabat, per dire, con Demme attaccato come una sanguisuga, ha reso molto meno. E anche il pressing si è via via affievolit­o. Ma la banda Juric avrebbe anche pareggiato con una grande azione di Zaccagni in area che ha servito Frani per la zuccata vincente. Ma il Var ha annullato per un tocco di mano di Zaccagni. E ha provato con insistenza a raddrizzar­e la situazione, anche con i cambi. Juric, come Gattuso, li ha sfruttati tutti e cinque, finendo con due punte (Pazzini e Stepinski) e un trequartis­ta puro (Salcedo). Ma il Napoli ha tenuto, con il solito sontuoso Maksimovic, e trascinato da Zielinski è sempre ripartito in modo preciso e pericoloso. E per il Verona era serata da errori. Al tramonto Lozano, entrato per Politano, ha approfitta­to della distrazion­e di Rrahmani e Faraoni per firmare il 2-0. Ingenuità che Gattuso ha eliminato. Juric invece dovrà lavorarci su. Si consoli, questa sfida non ha tolto nulla alla credibilit­à della squadra. Il Verona è brillante. Ma il Napoli di più.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy