Scartare Jack? Milan, sarebbe meglio di no
Lo chiamano Jack, come una carta pregiata, che il Milan però pare deciso a scartare in una mano di poker intricata, ma importante per la costruzione di un futuro ancora sospeso. Giacomo Bonaventura detto Jack arriverà a scadenza di contratto alla conclusione di questa stagione infinita. È un giovane veterano, compirà 31 anni il 22 agosto, quando la sua storia rossonera sarà probabilmente conclusa. Le pretendenti pronte a offrirgli un contratto in questi mesi non sono mancate, ma Bonaventura, una volta superati i patemi di una lunga convalescenza, ha avuto in testa soltanto un obiettivo: dimostrare alla dirigenza quello che ancora poteva dare. E lo ha fatto, dapprima a intermittenza, poi con continuità sempre maggiore, attingendo al suo campionario di tecnica ed esperienza. Perché Bonaventura è un combattente, ma è anche un giocatore di qualità troppo spesso fermato da infortuni e accadimenti vari. Ha attraversato tanti Milan, cambiato tanti allenatori (e dirigenti) restando sempre uno dei preferiti dei tifosi, che lo hanno accolto con affetto anche quando è rientrato dall’ultimo infortunio. Nel Milan di Lecce, privo di centravanti, Bonaventura ha fatto un gol di riflesso che ha riportato subito la squadra nelle trame decise da Pioli. E i tifosi ancora si interrogano: ma sarà giusto scartare questo Jack per un ingaggio giudicato troppo alto (due milioni) e un’età non più verde? Con o senza Rangnick, forse sarebbe il caso di cambiare strategia. Di andare a vedere, magari, che cosa potrebbe accadere con Jack nelle prossime mani di poker.