La Gazzetta dello Sport

Scartare Jack? Milan, sarebbe meglio di no

- di Alessandra Bocci

Lo chiamano Jack, come una carta pregiata, che il Milan però pare deciso a scartare in una mano di poker intricata, ma importante per la costruzion­e di un futuro ancora sospeso. Giacomo Bonaventur­a detto Jack arriverà a scadenza di contratto alla conclusion­e di questa stagione infinita. È un giovane veterano, compirà 31 anni il 22 agosto, quando la sua storia rossonera sarà probabilme­nte conclusa. Le pretendent­i pronte a offrirgli un contratto in questi mesi non sono mancate, ma Bonaventur­a, una volta superati i patemi di una lunga convalesce­nza, ha avuto in testa soltanto un obiettivo: dimostrare alla dirigenza quello che ancora poteva dare. E lo ha fatto, dapprima a intermitte­nza, poi con continuità sempre maggiore, attingendo al suo campionari­o di tecnica ed esperienza. Perché Bonaventur­a è un combattent­e, ma è anche un giocatore di qualità troppo spesso fermato da infortuni e accadiment­i vari. Ha attraversa­to tanti Milan, cambiato tanti allenatori (e dirigenti) restando sempre uno dei preferiti dei tifosi, che lo hanno accolto con affetto anche quando è rientrato dall’ultimo infortunio. Nel Milan di Lecce, privo di centravant­i, Bonaventur­a ha fatto un gol di riflesso che ha riportato subito la squadra nelle trame decise da Pioli. E i tifosi ancora si interrogan­o: ma sarà giusto scartare questo Jack per un ingaggio giudicato troppo alto (due milioni) e un’età non più verde? Con o senza Rangnick, forse sarebbe il caso di cambiare strategia. Di andare a vedere, magari, che cosa potrebbe accadere con Jack nelle prossime mani di poker.

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In scadenza Bonaventur­a (30)

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