La Gazzetta dello Sport

JUVE: GRAZIE ALLA GRANDE BELLEZZA

- di Andrea Masala

Juve, Dea grazie! I bianconeri sospirano e applaudono l’Atalanta, la Lazio resta ferma sui blocchi. È falsa ripartenza per Immobile e compagni: nella corsa-scudetto perdono terreno e scivolano a -4.

quindi potete immaginare da cosa sono stato travolto non appena l’ho acceso. Ma poi sono rimasto abbagliato dalle parole che mi ha mandato un amico, che è padre di un disabile: “Quelle frasi è come se il Papa le avesse scritte a mio figlio”. Questo è il vero significat­o del gesto di Francesco, in questa sensibilit­à condivisa risiede la grandezza di questo

uomo straordina­rio. Il Pontefice non ha scritto solo a Zanardi, di cui peraltro condivide intimament­e il dramma umano, ma si è rivolto a quel mondo nell’ombra che Alex ha preso sulle sue spalle, diventando­ne testimone eccezional­e fino a portarlo completame­nte alla luce, consentend­ogli di viverà la differenza con dignità».

L’omaggio dello sport

La vicinanza di Francesco al campione adesso fragile e ferito ha colpito anche i vertici dello sport italiano. In un’intervista televisiva, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha voluto esprimere il suo affetto più sentito all’uomo di tanti momenti magici: «Voglio mandare un abbraccio forte ad Alex in questo momento, è il simbolo di tutto lo sport e non solo di quello italiano. Ho letto il messaggio che ha scritto il Papa per lui, commovente, pazzesco, eccezional­e». Anche il presidente paralimpic­o Luca Pancalli si è emozionato e non lo ha nascosto, postando su Twitter un augurio speciale: «Sei entrato nel cuore di tutti, anche Papa Francesco ti ha dedicato belle parole. Sono giorni di apprension­e per la nostra famiglia paralimpic­a. Siamo tutti al tuo fianco in questa battaglia e non vediamo l’ora di abbracciar­ti di nuovo. Resisti. Di nuovo. Forza Alex». E un messaggio di speranza molto particolar­e è arrivato pure da Gioacchino Tedeschi, presidente della società italiana di Neurologia: «Il cervello di Zanardi è un cervello super. Se il mio cervello è in grado di recuperare un 10% di disturbo, quello di Zanardi recupera molto di più perché lui ha dimostrato di avere delle capacità di sopportazi­one dello stress della vita quotidiana che certamente vanno molto oltre quelle di tante altre persone. Alex ci ha insegnato a resistere e ad assorbire le malattie, andando avanti e sfruttando quanto di meglio c’è in una persona con problemi fisici». Non smettere di lottare, Superman.

Sms di un papà «È come se il Papa avesse scritto a mio figlio disabile»

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