La Gazzetta dello Sport

Barella, Lukaku & C. Inter, poker per la scossa

Conte è squalifica­to, i nerazzurri a Parma cambiano la spina dorsale: basta pazzie, servono gli indispensa­bili

- Di Carlo Angioni

Da un lato c’è il mercato di domani che accende l’entusiasmo del mondo nerazzurro. Dall’altro la corsa scudetto che oggi sembra praticamen­te chiusa. In mezzo la voglia di Antonio Conte di rialzare la testa che funziona da molla. L’Inter a Parma stasera si gioca tanto e sa a chi deve aggrappars­i. Antonio è squalifica­to e la partita la seguirà dalla tribuna del Tardini. Ma in campo c’è chi deve immediatam­ente svoltare: nel girone di ritorno i nerazzurri sono ottavi con appena 12 punti (7 in meno dell’Atalanta, ora a -4) e in trasferta sono sempre primi insieme con la Juve (ma con una partita in meno). Ecco perché è il momento di chiedere uno sforzo in più agli indispensa­bili, quattro uomini chiave in una spina dorsale che deve dare molta più affidabili­tà rispetto al pareggio show di San Siro contro il Sassuolo. Handanovic, De Vrij, Barella, Lukaku. Tutti per uno e uno per tutti: perché l’Inter non ha più intenzione di essere «pazza» e soprattutt­o perché non è ancora arrivato il momento di alzare bandiera bianca in campionato.

Difesa da blindare

Handanovic e De Vrij hanno il compito di stringere una volta per tutte i bulloni della difesa. Passata da arma in più di Antonio a settore sul banco degli imputati con troppa facilità. L’unico clean sheet del girone di ritorno, a Udine con Padelli in porta, è datato 2 febbraio: nelle successive 5 partite di Serie A l’Inter ha preso 10 gol. Davvero troppi, visto che la Juventus nelle ultime 5 uscite tra campionato e Coppa Italia ha tenuto chiusa la porta. Samir, pronto a firmare il rinnovo sino al 2022, era rientrato proprio contro la Juve, prima dello stop per coronaviru­s. Dopo i tre mesi senza pallone, è tornato a comandare la difesa ma la tendenza non è cambiata. E l’Inter, tra errori individual­i e certezze sempre più ballerine, ha salutato subito la Coppa e si ritrova lontanissi­ma dalla testa della classifica. A Parma davanti al capitano non ci sarà lo squalifica­to Skriniar ma tornerà titolare De Vrij. È lui il secondo pezzo della spina dorsale del rilancio Inter. Con nel mezzo della linea a tre, Stefan è diventato leader: già, perché Skriniar non è stato determinan­te come con Spalletti, mentre con Godin non è mai scoccata la scintilla e l’uruguaiano ha finito per perdere il posto in favore di Bastoni. E infatti l’allenatore non ha tolto praticamen­te mai l’olandese quest’anno: contro il Sassuolo ha iniziato in panchina per precauzion­e e le difficoltà dei nerazzurri sono state evidenti. E quando è entrato in campo a inizio secondo tempo non è comunque riuscito ad evitare la rimonta di De Zerbi. Ecco perConte, ché oggi Conte si aspetta una risposta da campione.

Centro e attacco

Un altro mancato tantissimo nell’ultimo turno è Nicolò Barella. Dinamismo, gamba, carattere, inseriment­i: il centrocamp­ista sardo riesce a tirare fuori dal cilindro una montagna di cose. L’Inter del domani pensa a una coppia in mezzo a tinte azzurre con Tonali, ma intanto Conte ha bisogno di lui subito. Anche perché senza Brozovic, forse ok per il Brescia, c’è da pedalare e da aiutare di più Eriksen, tornato nell’anonimato quattro giorni dopo aver giocato una partita con il segno più con la Samp. E Christian tirato a lucido è chiamato ad armare l’attacco, dove c’è il quarto pezzo della spina dorsale che deve tirare su l’Inter: Romelu Lukaku. Il belga non è tipo che può godersi una giornata tranquilla: per i nerazzurri lui c’è stato sempre, Conte non ha mai costruito la squadra senza il suo numero 9. Difficile dare torto all’allenatore, visto che Lukaku ha segnato la bellezza di 19 gol in 27 partite di A. Soprattutt­o, Romelu ha fatto capire che la lunga sosta non ha arrugginit­o il motore: con la Samp è andato a bersaglio, con il Sassuolo ha fatto il bis su rigore. A Parma ritroverà dall’inizio l’altra metà della Lu-La e con Lautaro accanto proverà a battere un record della A dei tre punti: con un gol (ora è a 12) supera Shevchenko edizione 1999-2000 nelle marcature in trasferta al primo anno in Italia. E sarebbe un bel modo per rialzare l’Inter.

Torna De Vrij Anche l’olandese di nuovo dal 1’: con Handa deve blindare la porta

 ?? GETTY ?? 3 1 Leader 1 Nicolò Barella, 23 anni: 31 presenze e 3 gol nella prima stagione nerazzurra 2 Romelu Lukaku, 27 anni, ha segnato 25 gol totali con l’Inter: il suo record è 27, raggiunto con il Manchester United nel 2017-2018 Stefan De Vrij, 28 anni: 33 presenze e 2 gol (a Toro e Milan) quest’anno
GETTY 3 1 Leader 1 Nicolò Barella, 23 anni: 31 presenze e 3 gol nella prima stagione nerazzurra 2 Romelu Lukaku, 27 anni, ha segnato 25 gol totali con l’Inter: il suo record è 27, raggiunto con il Manchester United nel 2017-2018 Stefan De Vrij, 28 anni: 33 presenze e 2 gol (a Toro e Milan) quest’anno
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