La Gazzetta dello Sport

Datome di nuovo in Italia Eurocolpo dell’Olimpia

- Di Dan Peterson

Ci sono due tipi di mercato nello sport. Uno è ciò che io chiamo il mercato “dei sogni” in cui i tifosi fantastica­no di grandi mosse che, poi, non vengono realizzate. L’altro è quello che io chiamo, ovviamente scherzando, il mercato “nero” in cui nessuno parla, ma poi si concretizz­ano dei colpi notevoli. Per me il mercato della Serie A di basket di oggi è di questo secondo tipo: poche chiacchier­e e molti fatti. Questa mentalità è nata l’anno scorso quando, senza “avvisare” nessuno, due playmaker fantastici sono arrivati in Italia: Sergio Rodriguez all’Olimpia Milano e Milos Teodosic alla Virtus Bologna.

Le due società più scudettate della Serie A hanno tracciato una strada giusta: o prendiamo giocatori “da Eurolega” o stiamo zitti. Infatti i pedigree e palmares di Rodriguez e Teodosic fanno impression­e e fanno paura. Il messaggio: qui si viaggia in... prima classe. Quando due grandi club fanno così, le altre società non perdono tempo e cercano di mantenere il passo! Si chiama competizio­ne. Faccio un esempio che riguarda gli allenatori: l’ingaggio di Meo Sacchetti da parte della Fortitudo! Motivo? L’anno scorso, la Virtus, con Sasha Djordjevic, ha fatto un grosso campionato e ha dato 32 punti alla Fortitudo nel derby bolognese. E no, eh? Quindi, la Fortitudo ha saputo rispondere alla grande.

Ora sta succedendo al mercato dei giocatori come poche volte nel passato. Prendiamo Varese. Luìs Scola era disponibil­e? Non hanno aspettato neanche cinque minuti per prenderlo. Coach Attilio Caja sa che un leader come Scola, anche a 40 anni, è esattament­e ciò che serve alla sua squadra. Prendiamo l’Olimpia Milano. Hanno fatto ottimi acquisti in diversi mercati: Kyle Hines dall’Eurolega; Davide Moretti dall’Ncaa; Malcolm Delaney dalla categoria “bestia nera” perché in passato aveva fatto soffrire più volte l’Olimpia. E adesso hanno preso anche un pezzo pregiato come Gigi Datome. Un giocatore di livello Nba, Eurolega e Nazionale. E così ecco la Virtus Bologna che non sta a guardare. L’anno scorso la squadra aveva il problema di essere “corta”, nel senso che perdeva qualcosa se un titolare andava in panchina. Quindi, con l’idea di avere 12 giocatori su 12 con le qualità giuste, sono stati presi solidi rinforzi: Awudu Abass, Amedeo Tessitori e Amar Alibegovic. Gente esperta, navigata, tosta. E non hanno finito! Hanno aumentato il budget di ben tre milioni di euro e puntano all’Eurolega. Insomma, qualità, quantità e ambizioni. Una combinazio­ne vincente.

In questa specie di staffetta di mercato la Fortitudo non dorme di sicuro. L’ingaggio di Meo Sacchetti dice che anche loro hanno ambizioni. Poi, Meo sa cosa ci vuole per vincere e ha preso un giovane, Leonardo Totè, che ha un grande potenziale. Sempre sul mercato degli allenatori, Pesaro ha preso Jasmin Repesa, un altro coach con passato in nazionale, la Croazia, e scudetti in tre diversi Paesi, due in Italia, con la Fortitudo nel 2005 e con l’Olimpia nel 2016. Manca solo che un club italiano prenda Zelimir Obradovic, appena dimesso dal Fenerbahce! Mai dire mai. Poi, non è neanche luglio! E pensate: qualcuno diceva che tutto era fermo a causa del virus!

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 ??  ?? RITORNO Gigi Datome, qui in maglia Fenerbahce, torna in Italia dopo 7 anni
RITORNO Gigi Datome, qui in maglia Fenerbahce, torna in Italia dopo 7 anni
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