Gigio, ora c’è ottimismo Maldini: «È il migliore Dobbiamo trattenerlo»
Il d.t. a carte scoperte: «Donnarumma è il più forte al mondo». Presto l’incontro per il rinnovo
Partiamo dalle soddisfazioni strettamente di campo. La prima: concludere una partita contro la Roma di Dzeko con una sola vera parata a referto, dà un certo gusto. La seconda: aver incassato soltanto un gol (a Lecce, su rigore) nelle ultime tre uscite, due delle quali con Juve e giallorossi, a Donnarumma dà un gusto ancora maggiore. Poi ci sono le soddisfazioni generali, quasi un premio alla carriera se non fosse che Gigio ha soltanto 21 anni. Il fatto è che i complimenti arrivano da Maldini e vanno oltre il fatto che Paolo sia un dirigente rossonero. Ha detto il d.t. prima della partita: «Il Milan ha il dovere di provare a trattenere un giocatore importante come Donnarumma, per quello che rappresenta come giocatore, come simbolo. Ha iniziato nelle nostre giovanili e secondo il mio modesto parere è il migliore portiere al mondo». Il dovere. Un imperativo.
Parametri
Ora, non sappiamo che cosa riserverà il futuro a Maldini. Se arriverà Rangnick, appare praticamente scontato che Paolo abbandonerà il quarto piano di via Aldo Rossi. Ma per il momento la responsabilità dell’area tecnica è in capo a lui e questa, oltre a essere l’investitura più totale e regale che potesse consegnare a Gigio, appare anche come un chiaro messaggio alla proprietà. Della serie: certi giocatori vanno protetti e tenuti ben stretti, a costo di sforare i rigidi parametri che un club alle prese con il Fair play finanziario è costretto a osservare. Va detto che da Elliott è sempre filtrata apertura rispetto ad alcune possibili deroghe in merito agli ingaggi più elevati. L’obiettivo primario del club resta la Champions e mister Singer si rende ovviamente conto che la squadra ha bisogno di qualche stella. E le stelle si pagano. Ecco perché nell’ultimo periodo sono finalmente iniziati i lavori per il prolungamento di Donnarumma. Lavori obbligati, peraltro: perché andarsene via gratis non era il desiderio di nessuno e perché nessuno ha bussato alla porta del Milan. I 6 milioni dell’ingaggio spaventano, soprattutto in tempi di post pandemia.
Abboccamenti
E comunque non va sottovalutato nemmeno il pensiero del diretto interessato. Che è molto semplice: il desiderio è quello di restare. Incontri formali per il rinnovo non ne sono ancora avvenuti, ma dovrebbero avvenire in tempi brevi. Club e Raiola, però, il discorso l’hanno già intavolato e da quanto filtra è stato un discorso produttivo. Insomma, si respira un certo ottimismo, cosa che non era assolutamente scontata. All’inizio pareva fosse in ballo un altro anno di contratto, ma pare che sul tavolo ce ne possano essere almeno due. Resta da capire se in presenza di una clausola, magari non eccessiva, che da un lato cauteli il Milan e dall’altro permetta a Gigio di spiccare il volo più avanti se la Champions tardasse ad arrivare. Maldini ha poi chiuso il suo intervento parlando di Ibra: «È una situazione diversa, lui ha il contratto in scadenza». Decisamente più lapidario.
Scenari Si pensa a un prolungamento di due anni, forse con una clausola