Luis e Duván che show Gli ex incantano e condannano l’Udinese
Per i due bomber già 11 gol ai bianconeri. E Gasperini ammette: «Io rompo, Muriel ha un carattere splendido»
La regola più vecchia del mondo si conferma e, come sempre, non perdona: Muriel e Zapata lo sanno bene, nella loro Udine hanno ricordato a chi (forse) ha creduto troppo poco in loro cosa si sono persi negli anni successivi. Lo hanno fatto regalando perle meravigliose, che fanno volare un’Atalanta sempre più da Champions, solitamente straripante grazie a un gioco unico, colorato di intensità. In Friuli le difficoltà non sono mancate, ma chi ha i campioni sa che il ritmo può cambiare in un secondo. Quanto sono forti quei signori là davanti... Mica facile piazzarsi in copertina nella stagione in cui Ilicic ha spesso dettato legge. Alla Dacia Arena, Duván ha fatto capire perché solo pochi mesi fa valeva una cinquantina di milioni, Luis che gli status di “eterno incompiuto” e “riserva di lusso” sarebbero da rivedere. Così a Bergamo si sale sulla giostra del gol (80 in campionato): che conta e piace comunque (un gol è sempre un gol), ma che diventa ancor più bella se capace di esaltare quando valgono - come si diceva una volta - il prezzo del biglietto.
Traiettoria splendida
Si parte da Zapata, mostruoso al 9’: lancio di Gomez, aggancio clamoroso, Troost-Ekong al bar e piattone che batte Musso (quinto centro da ex). Che bellezza, da “mamma mia”. E che dire di Muriel, alla quinta e sesta esultanza di fronte ai vecchi colori: alla vigilia era in ballottaggio con l’amico connazionale, alla fine ha dovuto accontentarsi di 38’ (dentro al 52’ per Malinovskyi, out il Napoli per squalifica). Minuti sfruttati alla grandissima: la punizione dell’1-2 al 71’ è roba da far vedere ai ragazzini non una, ma cento volte. Palla là, all’incrocio. Traiettoria perfetta, disegnata con il pennello. E la doppietta, confezionata 8’ dopo, ricorda tanto quei colpi di Ferrara, quando il 25 agosto scorso la Dea superò in rimonta la Spal con un altro “uno-due” dei suoi. A distanza di quasi un anno, non è cambiato. È addirittura migliorato.
I “problemi” del Gasp
Tanti saluti ai critici, che durante il lockdown nutrivano dei dubbi sulla forma di Zapata (un peso massimo) e Muriel (secondo loro, poco attento alla bilancia) al momento della ripresa: hanno lavorato in solitaria prima e sudato pesantemente a Zingonia poi. E i risultati si sono visti: con la rete di ieri Duván ha raggiunto quota 14 in Serie A (da aggiungere quella in Champions, con lo Shakhtar), per Luis sono 15 (più una in Europa, alla Dinamo). E le prossime ore, per entrambi, saranno di meritato relax: in serata Zapata si è concesso una cena a base di pesce, oggi (con la moglie Diana, la figlia Dantzel e il piccolo Dayton) raggiungerà Lignano Sabbiadoro per salutare gli amici più cari. E domani, di nuovo al “Bortolotti” per preparare la sfida contro il Napoli di giovedì. Con un Ilicic ormai pronto, un Pasalic “jolly” e un Papu infinito, per Gasperini sarà un “problema” scegliere: «Muriel? Per fortuna ha un carattere stupendo, perché io rompo...», dice il mister. Ovviamente sorridendo. Perché la sua Atalanta vola altissimo e certi “problemi” vorrebbe averli chiunque...