Mihajlovic senza pietà inguaia la sua cara Samp
Il Bologna di Sinisa ex Doria infligge la terza sconfitta di fila a Ranieri Barrow e Orsolini, gol e assist
PRIMO TEMPO: 0-0 MARCATORI: Barrow (B) su rigore al 27’, Orsolini (B) al 29’, Bonazzoli (S) al 43’ s.t.
SAMPDORIA (4-4-2)
Audero; Bereszynski (dal 35’ s.t. Augello), Tonelli (dal 29’ s.t. Yoshida), Colley, Murru (dal 35’ s.t. Léris); Depaoli, Vieira, Ekdal, Linetty (dal 35’ s.t. Ramirez); La Gumina (dal 27’ s.t. Bonazzoli), Gabbiadini. PANCHINA: Falcone, Chabot, Askildsen, Thorsby, Maroni, D’Amico, Bertolacci.
ALLENATORE: Ranieri AMMONITI: Ekdal, Tonelli e Yoshida per gioco scorretto.
CAMBI DI SISTEMA: nessuno POSSESSO PALLA: 43,4% BARICENTRO: ALTO 55,3 metri
BOLOGNA (4-3-3)
Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani, Dijks; Soriano (dal 42’ s.t. Svenberg), Medel (dal 38’ s.t. Dominguez), Poli (dal 9’ s.t. Schouten); Orsolini, Palacio (dal 42’ s.t. Cangiano), Sansone (dal 9’ s.t. Barrow). PANCHINA: Da Costa, Denswil, Bonini, Krejci, Corbo, Juwara, Baldursson
ALLENATORE: Mihajlovic AMMONITI: Medel per gioco scorr. CAMBI DI SISTEMA: nessuno POSSESSO PALLA: 56,6% BARICENTRO: MOLTO BASSO 46,3 m.
ARBITRO: Doveri di Roma NOTE Partita a porte chiuse. Tiri in porta 3-4 (un palo). Tiri fuori: 6-4. Angoli 13-4. In fuorigioco 1-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 7’.
di
Nulla che già non si sapesse. Nel bene e nel male, su un fronte e sull’altro. Squadra mai doma, questo Bologna che alla fine torna a casa con un successo pesante, firmato da Barrow ed Orsolini che mandano al tappeto una Samp volenterosa, ma incapace di trovare nelle sue seconde linee (con l’eccezione di Bonazzoli) quella qualità nella ripresa a cui invece ha attinto a piene mani Mihajlovic, che ha così spaccato la partita. Vecchie debolezze, quelle dei blucerchiati, al terzo k.o. di fila (tutti per due a uno), ma bravi nel finale a cercare in tutti i modi il gol del pari. Alla squadra di Ranieri è mancata pure ieri nel primo tempo quella capacità di andare oltre una manovra ordinata e propositiva per quel che le permetteva il Bologna, senza quell’ardore che forse ci si sarebbe attesi da una squadra che continua a navigare in acque poco tranquille. E che, adesso, non può fallire il doppio spareggio-salvezza contro Lecce e Spal.
Acque agitate
Certo, la sconfitta di ieri, assolutamente imprevista, impone ora adeguate riflessioni. Perché nel primo tempo la Samp ha sofferto oltre misura il tridente del Bologna, schierato con un 43-3 e una mediana molto mobile che permetteva di proteggere la difesa aiutando poi in fase di possesso Palacio e compagni. Intendiamoci, le ambizioni di Mihajlovic e di Ranieri erano e rimangono diverse, a questo punto della stagione, mai ai blucerchiati va rimproverata pure una certa leggerezza in attacco, almeno sino a quando – sotto di due gol – è arrivata finalmente una decisa reazione. Attenuanti? Una su tutte: squadra orfana per la terza gara di fila di Quagliarella, a rischio pure per mercoledì, ma gli ospiti hanno mostrato, specialmente nella prima parte di gara ed a metà ripresa, maggiore qualità, anche con le secondo linee. Come se i blucerchiati avessero sempre la testa un po’ più pesante degli avversari. L’urgenza di fare punti impone discorsi diversi, e al di là delle rassicurazioni di Ranieri, il timore di un’ulteriore involuzione esiste.
Cinismo rossoblù
Di sicuro il Bologna di ieri è stato bravo ad approfittarne. Anche perché Gabbiadini, a caccia di palloni giocabili, spesso e volentieri è arretrato alle spalle di La Gumina, in un ruolo di raccordo con il centrocampo (suo l’unico vero pericolo per il Bologna nel primo tempo), risucchiato subito nella morsa della mediana ospite, con un Poli inesauribile e attentissimo a limitare Ekdal. Il Bologna ha avuto sino a metà gara più idee espresse con maggiore velocità, soprattutto grazie a un mobilissimo Orsolini, sul cui tiro ravvicinato (20’) Audero è stato decisivo. Poli è stato l’emblema di quel dinamismo del Bologna che non aveva pagato contro la Juve, anche se ieri gli ospiti hanno aggredito la Sampdoria soprattutto per linee esterne, dove la catena di destra Soriano-Orsolini ha funzionato alla perfezione.
Doppio schiaffo
Una Samp resiliente, mai frenetica, lucida, ma talvolta prevedibile, ha semplificato così i compiti di Mihajlovic, grande ex sampdoriano. Blucerchiati all’apparenza più energici nel secondo tempo, quando Palacio e compagni hanno inspiegabilmente abbassato il baricentro, ma poi l’errore fatale di Murru su Orsolini in area doriana ha dato il via libera all’uno-due bolognese: prima con Barrow dal dischetto, due minuti dopo con il bis di Orsolini, sempre su assist del gambiano, al quale il palo ha negato la doppietta. L’assedio finale della Samp, con Bonazzoli in evidenza, non è bastato. C’è anche un problema mentale che condiziona il rendimento di una Samp poco abituata negli ultimi anni a lottare per la sopravvivenza. Sinisa ha avuto la forza di creare un gruppo vero: togliersi qualche altra gioia sarà ancora più semplice.
IL MIGLIORE Grinta, coraggio, determinazione feroce: segna un gol che riaccende il Doria e regala un finale di speranza ai blucerchiati.
6 AUDERO Riflesso d’oro su Sansone nel primo tempo. Nella ripresa nulla può sui due gol.
5,5 BERESZYNSKI Discreto primo tempo. Attento nella fase difensiva, s’incarta un po’ quando sale. Alla distanza non regge (Augello s.v.). 5,5 TONELLI Su Orsolini è positivo sino all’intervallo. Poi si disunisce, infortunio da valutare.
6 YOSHIDA Tiene botta nel momento più complicato.
5,5 COLLEY Sostanza e buona copertura degli spazi. Troppe sofferenze nella ripresa.
5 MURRU L’errore fatale sul rigore rovina una prestazione sino a quel momento positiva ed apprezzabile per la quantità (Leris s.v.).
5,5 DEPAOLI Un po’ timido.
6 VIEIRA In mezzo lotta e duella. Protagonista nel finale.
6 EKDAL Efficace: avvio intenso, costringe all’ammonizione Medel. Ha un bel motore, ma spazi a tratti troppo grandi da coprire.
6 LINETTY Buona spinta a sinistra nel primo tempo, ma non basta. Impreciso al tiro (Ramirez s.v.). 6 LA GUMINA L’unica occasione del primo tempo è sua. Troppo isolato da Gabbiadini, fatica a trovare spazi.
5,5 GABBIADINI Poco servito, prova a conquistarsi palloni utili sulla trequarti, sfiancandosi.
6 ALL. RANIERI Tre partite senza Quagliarella sono un handicap a cui è difficile porre rimedio.
7
7 ORSOLINI IL MIGLIORE
Nel primo tempo mette in area un’infinità di palloni. Si conquista il rigore e segna la rete del raddoppio.
5,5 SKORUPSKI Riflesso d’oro su La Gumina nel primo tempo, per il resto poco impegnato. Ma sbaglia il tempo dell’uscita sul gol della Samp.
6 TOMIYASU La Samp prova a sfondare sulla sua fascia, lui la argina. Decisivo su Linetty.
6,5 DANILO Buoni anticipi su La Gumina, che alla lunga perde fiducia. 6,5 BANI Attento ed efficace, buona intesa con i compagni.
6 DIJKS Soffre un po’ Depaoli sulla sinistra, finchè gli prende le misure. 5,5 SORIANO Cerca la profondità e prova a tenere basso Ekdal, ma è complicato (Svanberg s.v.)
6,5 MEDEL Grande catalizzatore di palloni. Al centro è uomo fondamentale (Dominguez s.v.)
6 POLI Il solito lottatore che i sampdoriani ben ricordano, a tratti troppa irruenza. Esce per infortunio.
6 SCHOUTEN Prestazione senza grandi acuti, ma è preciso e attento. 5,5 PALACIO Propositivo, questo sì. Però non riesce a incidere (Cangiano s.v.)
6 SANSONE Molto mobile, non dà punti di riferimento alla difesa blucerchiata. Ma serve più continuità. 7 BARROW Miha lo bacchetta, ma il suo ingresso in campo è devastante. Il rigore segnato, l’assist per Orsolini e un palo da posizione defilata.
7 ALL. MIHAJLOVIC E bravo Sinisa. Ex senza pietà, centra un successo pesantissimo azzeccando i cambi. Bologna tosto, tonico, vigoroso.