Kluivert e Under, la Roma adesso vuole una scossa
I due esterni sembrano distratti dalle voci di mercato E il club chiede a Fonseca di aumentare le motivazioni
Teoricamente dovrebbero essere il tesoretto su cui poter contare per sistemare i conti e garantire un futuro ancora competitivo alla Roma, anche nella prossima stagione. In realtà, però, in questo momento sono soprattutto due giocatori in difficoltà, di certo non due punti di forza per la Roma attuale di Paulo Fonseca. Kluivert&Under, Under&Kluivert, che già solo a dirli così insieme sembrano quasi uno spot televisivo. Ed invece, almeno in questo momento, la realtà è profondamente diversa e ci parla di due giocatori che devono ancora ritrovare smalto e rendimento.
La situazione
Su entrambi Fonseca sta facendo delle riflessioni, anche solo nel loro utilizzo. Kluivert contro la Sampdoria non ha visto campo, tranne poi partire titolare domenica sera a San Siro, contro il Milan, nella logica di un turnover che ha portato il tecnico portoghese a cambiare ben sei pedine rispetto alla sfida vinta contro la Sampdoria. «Non il risultato che volevamo, ma continuiamo a lavorare in vista della prossima partita — ha scritto ieri Justin sul suo profilo instagram – Felice comunque di essere tornato in campo». Già, anche se poi le tracce sono state minime. La partite dell’olandese si condensa tutta in quella pennellata nel primo tempo per la testa di Dzeko che poteva anche cambiare l’inerzia della gara. Poi, però, poco altro, se non tanta corsa a vuoto. Under, invece, a San Siro è rimasto seduto per tutta la partita, mentre con la Sampdoria si era visto (si fa per dire...) negli ultimi venti minuti, quando è entrato al posto di Carles Perez. Insomma, i primi passi post-Covid di entrambi non sono stati incoraggianti. E forse nella testa di entrambi pesa anche la situazione individuale, con la consapevolezza per entrambi che al 90% la loro avventura alla Roma tra un paio di mesi sarà conclusa qui. Kluivert piace in Inghilterra (è sempre in piedi il discorso con l’Arsenal), Under in Germania ma anche al Napoli. Con la cessione di entrambi la Roma conta di incassare almeno 60 milioni, se possibile anche 65.
A colloquio con Paulo
Il problema, però, è effettivamente scuoterli il prima possibile. Loro due ma anche qualcun altro, perché poi l’impressione è che la squadra sia un po’ troppo molle e non abbia riacceso la spina come invece avrebbe dovuto. Ieri (anche) di questo la dirigenza giallorossa ha parlato con Paulo Fonseca. Segnatamente Guido Fienga, il Ceo giallorosso. Perché i dati sulla tenuta atletica sono buoni e quindi a Trigoria non pensano sia un problema fisico, ma piuttosto mentale. L’impressione è che ci sia poca voglia e poca propensione al sacrificio. Fienga ha chiesto a Fonseca di cambiare marcia in questo finale, di cercare di motivare il più possibile chi gli sembra aver perso qualcosa dal punto di vista del carattere e dell’impegno. E poi, in caso, di trovare anche qualche soluzione diversa dal punto di vista tattico e tecnico, nel caso in cui lo ritenga opportuno. Insomma, a Fonseca è stato chiesto di cambiare l’inerzia delle cose prima che sia troppo tardi e il portoghese ha riversato il messaggio alla squadra. Perché la necessità della Roma in questo finale è di avere tutti i giocatori con la voglia di mangiarsi l’erba. Ed invece, almeno in questi primi 180’ di gioco, non sempre è stato così. Vale per Kluivert e Under, ma non solo per loro...