La Gazzetta dello Sport

«Occhio Juve: al cuore granata e a super Belotti A Dybala auguro la Champions»

Lo specialist­a dei derby:«Giocai il primo a 7 anni, nell’ultimo mi scaldai senza entrare. Mio padre mi diceva: sono tosti»

- Di Fabiana Della Valle - TORINO

Il primo derby non si scorda mai, l’ultimo non è andato come avrebbe voluto. «Avevo 7 anni — racconta Claudio Marchisio, una vita da bandiera in bianconero — giocavamo al Cit Turin ed era la mia prima partita contro una squadra importante. Ero emozionati­ssimo, anche perché in tribuna c’era l’ex giocatore della Juve Nené. Finì 4-1 con 3 gol miei. Invece due anni fa all’Olimpico Allegri mi fece scaldare tutto il secondo tempo ma non entrai: ci rimasi male, come chiunque al posto mio». In mezzo ci sono ricordi dolci ed emozioni che solo il campo può regalare. «Non so quanti ne ho giocati, ma c’era sempre una preparazio­ne speciale. Dalla buonanotte di mio padre, che ogni volta mi ricordava “Questi sono tosti”, ai borsoni accatastat­i nel bagagliaio. Quando c’era il derby tutti si fermavano a guardare, anche i genitori dei ragazzi delle altre squadre».

3Dal primo Juve-Toro giocato al primo da tifoso: che cosa ricorda? «Facevo il raccattapa­lle, finì 3-3 con la famosa buca scavata da Maspero e il rigore calciato alle stelle da Salas. Ero dietro alla porta e vidi quel pallone che partì altissimo: ci rimasi male, ma fu uno derby più belli che io abbia mai visto». 3Il suo derby del cuore? «Il primo giocato allo Stadium, l’anno del primo scudetto: ricordo che la sera della vigilia ci fu una cena benefica organizzat­a dagli Agnelli. Partecipai con altri compagni e me ne andai prima del dolce. Conte mi disse: “E’ presto, fermati ancora un po’”, ma io ero troppo sulle spine. Feci doppietta: lo sognavo esattament­e così».

3 Figli juventini, moglie granata: com’è il derby in famiglia?

«Da quando ho smesso di giocare lo viviamo tutti con più serenità. I miei genitori tifano Juve, i miei suoceri Toro: ci sono state partite in bilico fino all’ultimo in cui l’atmosfera diventava tesa, ma quando il derby finiva con un mio gol anche dalla parte granata scappava un sorriso».

3Chi saranno gli uomini decisivi questa volta?

«Belotti e Izzo incarnano lo spirito Toro, devono dare la spinta al gruppo per rialzarsi e finire il campionato in maniera diversa. Più difficile fare un nome per la Juve, dove difesa e attacco stanno facendo bene: Dybala non mi sorprende e Douglas Costa può spaccare il match. La Juve è classe ed eleganza, il Toro ha grande carattere e non molla mai».

3Vorrebbe Belotti alla Juve? «E’ il centravant­i che ci manca, soprattutt­o adesso che Higuain deve ancora ritrovare la condizione. Però dubito che uno come lui accettereb­be di diventare bianconero».

3Vede una Juve nettamente favorita?

«La squadra ci arriva bene e deve sfruttare l’occasione per fare punti prima di incontrare Atalanta e Lazio. Il Torino però non può permetters­i di non dare tutto. Mi aspettavo che con Cairo il club facesse un percorso importante e così è stato, anche se ora la squadra vive un momento difficile. Da torinese spero di vederlo presto in Champions, modello Atalanta».

3Per Dybala si parla di rinnovo: diventerà una bandiera? «La sua classe è indiscutib­ile, è uno dei talenti più puri del calcio mondiale. Chi lo critica non capisce di calcio. Con il club ha un rapporto ottimo, mi auguro che diventi una bandiera e che faccia ciò che a me non è riuscito: vincere la Champions».

3 A proposito di bandiere: Buffon oggi supererà Maldini e diventerà il giocatore con più presenze in Serie A. Che effetto le fa vederlo ancora in campo? «Un bell’effetto. Gigi sta dimostrand­o di essere sempre all’altezza, anche dalla panchina è un trascinato­re. Ha lo spessore della leggenda, come lo è stato Maldini. Il record è un premio a tutto ciò che ha dato al calcio».

3Chi ci guadagna dallo scambio Arthur-Pjanic?

«Non conosco bene Arthur ma se la Juve lo ha preso significa che vale. Pjanic è uno dei più grandi centrocamp­isti d’Europa, a inizio anno si è messo la squadra sulle spalle e può farlo anche al Barcellona».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy