Dall’uno-due Pulici-Graziani al gol di Pirlo: dieci partite indimenticabili
Il grande romanzo popolare che prende vita all’ombra della Mole comincia in un pomeriggio d’inverno del 1907: il 13 gennaio il Torino batte la Juve 2-1 nel primo derby ufficiale e in quell’attimo è come se una scossa elettrica partita dal campo si diffondesse per tutta la città e la coinvolgesse suscitando passioni, rivalità, gioie, dolori. Lo scrittore Mario Soldati, bianconero doc, spiegò che la Juve era «la squadra dei gentlemen, dei pionieri dell’industria, dei gesuiti, dei benpensanti, di chi aveva fatto il liceo: dei borghesi ricchi». E il Toro, invece, era «la squadra degli operai, degli immigrati dai vicini paesi o dalle province di Cuneo e di Alessandria, di chi aveva fatto le scuole tecniche: dei piccoli-borghesi e dei poveri». Se sia ancora così non si può sapere. Di certo le emozioni sono identiche a quelle di un secolo fa e più. Ecco 10 parole che fissano 10 momenti fatali del derby della Mole: 5 per la Juve e 5 per il Toro.
Dominio
22 aprile 1952, la Juve dei danesi rifila un secco 6-0 al Torino e si avvia a conquistare il 9° scudetto. La città si colora di bianconero, nei bar si parla solo del trio Muccinelli-John Hansen-Boniperti.
Dedica
22 ottobre 1967, il Toro fa l’impresa, batte 4-0 i campioni in carica della Juve e il messaggio arriva sulle nuvole. Ad accoglierlo c’è un angelo granata, Gigi Meroni, morto una settimana prima in un incidente stradale.
Potenza
5 dicembre 1976, i gemelli del gol non tradiscono. Paolo Pulici, detto Pupi, e Francesco Graziani, detto Ciccio, mandano al tappeto la Juve. L’uno-due è degno di Monzon. Lo scudetto sarà
granata.
Carattere
7 marzo 1982, è il carattere d’acciaio a spingere la Juve di Trapattoni a ribaltare il tavolo: da 0-2 a 4-2, Tardelli, doppietta di Scirea e Brady. Lo zoccolo duro di quel gruppo, trapiantato in Nazionale, ci regalerà il Mundial ‘82.
Ribaltone
27 marzo 1983, il Toro sembra alle corde, è sotto per 2-0. Ma all’improvviso vede rosso e assalta: in cinque minuti segna tre gol (Dossena, Bonesso, Torrisi) e ciao Juve.
Orgoglio
9 aprile 1995, l’ultima vittoria del Toro in casa della Juve. Rizzitelli gela il Delle Alpi con una doppietta e i futuri campioni d’Italia di Lippi si devono inchinare.
Vendetta
3 dicembre 1995, la prepotenza della Juve è impressionante: 5-0. Vialli è incontenibile: tripletta. Al Toro restano le briciole.
Astuzia
14 ottobre 2001, la Juve va sul 3-0, il Toro nella ripresa rimonta fino al 3-3. A pochi minuti dal termine, rigore per la Juve. Il granata Maspero si avvicina al dischetto e scava una piccola buca. Salas si sbilancia e calcia alto.
Esultanza
24 febbraio 2002, la Juve è sotto di un gol, manca un minuto alla fine. Cross di Thuram e zuccata di Maresca che esulta facendo il gesto del toro. Il pubblico granata non gradisce.
Beffa
30 novembre 2014, è un 1-1 scritto, ma nessuno ha fatto i conti con Pirlo: al 93’ il suo tiro è telecomandato nell’angolo più lontano.