La Gazzetta dello Sport

Dall’uno-due Pulici-Graziani al gol di Pirlo: dieci partite indimentic­abili

- di Andrea Schianchi

Il grande romanzo popolare che prende vita all’ombra della Mole comincia in un pomeriggio d’inverno del 1907: il 13 gennaio il Torino batte la Juve 2-1 nel primo derby ufficiale e in quell’attimo è come se una scossa elettrica partita dal campo si diffondess­e per tutta la città e la coinvolges­se suscitando passioni, rivalità, gioie, dolori. Lo scrittore Mario Soldati, bianconero doc, spiegò che la Juve era «la squadra dei gentlemen, dei pionieri dell’industria, dei gesuiti, dei benpensant­i, di chi aveva fatto il liceo: dei borghesi ricchi». E il Toro, invece, era «la squadra degli operai, degli immigrati dai vicini paesi o dalle province di Cuneo e di Alessandri­a, di chi aveva fatto le scuole tecniche: dei piccoli-borghesi e dei poveri». Se sia ancora così non si può sapere. Di certo le emozioni sono identiche a quelle di un secolo fa e più. Ecco 10 parole che fissano 10 momenti fatali del derby della Mole: 5 per la Juve e 5 per il Toro.

Dominio

22 aprile 1952, la Juve dei danesi rifila un secco 6-0 al Torino e si avvia a conquistar­e il 9° scudetto. La città si colora di bianconero, nei bar si parla solo del trio Muccinelli-John Hansen-Boniperti.

Dedica

22 ottobre 1967, il Toro fa l’impresa, batte 4-0 i campioni in carica della Juve e il messaggio arriva sulle nuvole. Ad accoglierl­o c’è un angelo granata, Gigi Meroni, morto una settimana prima in un incidente stradale.

Potenza

5 dicembre 1976, i gemelli del gol non tradiscono. Paolo Pulici, detto Pupi, e Francesco Graziani, detto Ciccio, mandano al tappeto la Juve. L’uno-due è degno di Monzon. Lo scudetto sarà

granata.

Carattere

7 marzo 1982, è il carattere d’acciaio a spingere la Juve di Trapattoni a ribaltare il tavolo: da 0-2 a 4-2, Tardelli, doppietta di Scirea e Brady. Lo zoccolo duro di quel gruppo, trapiantat­o in Nazionale, ci regalerà il Mundial ‘82.

Ribaltone

27 marzo 1983, il Toro sembra alle corde, è sotto per 2-0. Ma all’improvviso vede rosso e assalta: in cinque minuti segna tre gol (Dossena, Bonesso, Torrisi) e ciao Juve.

Orgoglio

9 aprile 1995, l’ultima vittoria del Toro in casa della Juve. Rizzitelli gela il Delle Alpi con una doppietta e i futuri campioni d’Italia di Lippi si devono inchinare.

Vendetta

3 dicembre 1995, la prepotenza della Juve è impression­ante: 5-0. Vialli è incontenib­ile: tripletta. Al Toro restano le briciole.

Astuzia

14 ottobre 2001, la Juve va sul 3-0, il Toro nella ripresa rimonta fino al 3-3. A pochi minuti dal termine, rigore per la Juve. Il granata Maspero si avvicina al dischetto e scava una piccola buca. Salas si sbilancia e calcia alto.

Esultanza

24 febbraio 2002, la Juve è sotto di un gol, manca un minuto alla fine. Cross di Thuram e zuccata di Maresca che esulta facendo il gesto del toro. Il pubblico granata non gradisce.

Beffa

30 novembre 2014, è un 1-1 scritto, ma nessuno ha fatto i conti con Pirlo: al 93’ il suo tiro è telecomand­ato nell’angolo più lontano.

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