Risveglio Frosinone Nesta cambia tutto Lo Spezia s’arrende
Il tecnico con il 3-4-1-2 vince dopo 4 mesi Galabinov si ripete, ma stavolta non serve
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Salvi (F) al 14’ p.t.; Galabinov (S) su rigore al 6’, Paganini (F) al 40’ s.t.
FROSINONE (3-4-1-2)
Bardi 6; Brighenti 6,5, Szyminski 6,5, Capuano 6; Salvi 7, Gori 6,5, Haas 6,5, D’Elia 6; Rohden 6,5; Ciano 6 (dal 23’ s.t. Dionisi 6), Novakovich 6 (dal 32’ s.t. Paganini 6,5) PANCHINA Iacobucci, Bastianello, Zampano, Maiello, Citro, Beghetto, Ariaudo, Matarese, Krajnc, Ardemagni
ALLENATORE Nesta 7
SPEZIA (4-3-3)
Scuffet 6; Vignali 5 (dal 33’ p.t. Ferrer 5,5), Terzi 6, Capradossi 6, Marchizza 5,5 (dal 1’ s.t. Vitale 6); Maggiore 5,5 (dal 17’ s.t. Acampora 6), Bartolomei 6, Mora 6; Nzola 5,5, Galabinov 6, Gyasi 5,5 (dal 38’ s.t. Ragusa s.v.) PANCHINA Krapikas, Desjardins, Gudjohnsen, Bastoni, Erlic ALLENATORE Italiano 5,5
ARBITRO Pezzuto di Lecce 5,5 ASSISTENTI Tardino 5,5Mastrodonato 5,5
ESPULSI nessuno AMMONITI Salvi (F) e Vignali (S) per gioco scorretto; il tecnico Italiano (S) per proteste
NOTE partita a porte chiuse. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 9-5. In fuorigioco 5-2. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 6’
La rivincita di Alessandro Nesta è servita nel deserto dello Stirpe e in una calda notte d’inizio luglio. Il tecnico del Frosinone, messo in discussione dopo le due sconfitte di fila, stavolta ha indovinato tutto, cambi compresi. Ed il suo Frosinone è tornato alla vittoria dopo oltre quattro mesi. Il cambio di modulo e la mossa di Rohden trequartista hanno spostato gli equilibri nel primo tempo mentre nella ripresa l’innesto di Paganini è stato decisivo. Tre punti pesanti che hanno permesso il sorpasso sullo stesso Spezia. I laziali rimangono sulla scia del Crotone, secondo, e consolidano la posizione playoff. Lo Spezia invece ha sbagliato il primo tempo e nella ripresa è stato punito da una disattenzione della difesa. Secondo k.o. per i liguri scivolati ora a -5 dal Crotone.
La mossa Rohden
Il Frosinone stavolta è partito col piglio giusto. Un impatto deciso come non si vedeva da tempo. Alessandro Nesta ha cambiato assetto, schierando Rohden dietro le due punte Novakovich e Ciano, tornato titolare dopo il lungo infortunio. Un 3-4-1-2 che ha dato i suoi frutti dopo 14’ quando proprio un’incursione sulla sinistra dello svedese ha sorpreso la difesa spezzina e ha regalato l’assist per il gol del vantaggio di Salvi. Una rete che rompeva un digiuno durato 396’. Lo stesso Rohden poco dopo è andato vicino al raddoppio: conclusione alta da ottima posizione. Solo Frosinone nel primo tempo. I laziali nel finale sfioravano ancora il 2-0 con Haas e Novakovich.Lo Spezia, disegnato con il consueto 4-3-3, è apparso troppo compassato e prevedibile. Lento il giro palla dei centrocampisti, bloccati i terzini mentre le tre punte (Nzola, Galabinov e Gyasi) trovavano vita dura con Brighenti, Szyminski e Capuano. La formazione di Italiano si faceva vedere solo intorno alla mezzora con un colpo di testa alto di Galabinov ed un tiro sopra la traversa di Mora. Il tecnico dei liguri doveva anche sostituire un Vignali troppo nervoso che rischiava l’espulsione (graziato da Pezzuto per un fallo su D’Elia) dopo il primo giallo al 17’. Al suo posto Ferrer.
Capradossi, naso rotto
Un fallo ingenuo di Capuano su Galabinov regalava dopo 4’ il rigore del pari allo Spezia. Il centravanti bulgaro spiazzava Bardi. Nella ripresa i ragazzi di Italiano comunque rientravano in campo più motivati. La manovra era più veloce e il Frosinone cominciava a soffrire. Acampora metteva paura a Bardi dalla distanza. Il Frosinone non restava a guardare e provava a pungere grazie alle folate del solito Rohden e di Haas. Lo Spezia perdeva Capradossi per un frattura al setto nasale e veniva portato in ospedale. Nesta tentava anche la carta Dionisi per Ciano e gettava nella mischia Paganini che giostrava nell’inedito ruolo di attaccante. E l’allenatore del Frosinone aveva ragione perché il neo entrato siglava la rete del 2-1 correggendo di testa un perfetto cross dell’inesauribile Salvi. Paganini festeggiava degnamente la 200a° tra i pro. Era il gol che chiudeva la sfida.