La Gazzetta dello Sport

Un consorzio e i tifosi Ora Vanoli è meno solo Così Cremona spera

In arrivo gli aiuti chiesti dal presidente per non scomparire. Portaluppi al lavoro come manager

- Di Giacomo Iacomino - CREMONA

Un raggio di sole. Dopo una tempesta durata un mese e mezzo. Era il 20 maggio scorso. Aldo Vanoli firmava una lettera rivolta agli imprendito­ri del territorio: chiedeva un aiuto per garantire un futuro alla squadra di Cremona, un futuro che rischia di essere spezzato dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria. Ma era solo l’inizio. Venti giorni dopo, il terremoto si completava con l’annuncio di Meo Sacchetti nuovo allenatore della Fortitudo Bologna. Proprio Meo, l’uomo a cui il presidente si era affidato negli ultimi tre anni con risultati eccellenti: una semifinale playoff, un 2° posto e la Coppa Italia 2019, primo trofeo in serie A della società. Con l’azzerament­o del roster e del resto dello staff tecnico, la fine sembrava alle porte. E invece eccolo, il raggio di sole, che scalda il cuore di presidente e tifosi. Un raggio di sole che porta i nomi di Paolo Corradi, a capo della Corradi&Ghisolfi, Dario Maestroni di C2 Group, Stefano Stabile di Consultinv­est, Roberto e Katja Acquaroli di Sapiens.

I soci del consorzio

Sono loro i soci fondatori del Consorzio Cremona Basket, che oggi verrà annunciato in via ufficiale e a cui si aggiungera­nno altre realtà del territorio. Il progetto è nato su iniziativa di Corradi sotto la supervisio­ne di Ruth Vanoli, figlia del presidente e a capo del settore giovanile. L’obiettivo: assicurare il futuro della società e fare da garante a chi vorrà sposare il progetto Vanoli. Fino a un paio di settimane fa sembrava tutto perduto.

Il Club Italia

Per Aldo Vanoli sono stati mesi difficili. Il Covid-19 che lo ha colto di sorpresa nel mese di marzo. L’addio a Sacchetti. Gli sponsor in ginocchio a causa della crisi e la scelta, dolorosa, di mandare via giocatori e staff tecnico. Tutto troppo in fretta, se si considera che il 7 maggio la società si era detta pronta a sposare il progetto Club Italia, una squadra formata soprattutt­o da italiani e fortemente voluta dal c.t. della Nazionale, prima della rottura e la firma di Meo con la Fortitudo neanche 20 giorni dopo. Si è sentito solo, Aldo Vanoli. Ma il 16 giugno scorso Pier e Nicolò, tifosissim­i della squadra, hanno avviato una campagna attraverso la piattaform­a crowdfundm­e.it, raccoglien­do 20mila euro. Poco, ma un segnale, forse il più importante: presidente, non sei solo. Il Consorzio è il primo mattone per mettere in sicurezza il futuro della Vanoli Cremona. L’iscrizione al campionato andrà perfeziona­ta entro il 31 luglio. E, guardando bene, qualcosa su cui ricostruir­e c’è.

Portaluppi e Diener

Oltre al finlandese Topias Palmi, unico rimasto nel roster, nell’organigram­ma ecco un nome importante: Jacopo Torresi, tra i migliori preparator­i atletici del campionato, forte di un contratto da cui il 15 giugno né lui né la società sono voluti uscire. È la chiave per convincere Travis Diener a tornare per l’ultima volta: se a 37 anni l’ex Sassari è ancora un signor giocatore lo deve anche al trattament­o del “Torres”. Flavio Portaluppi, ex Cremona e Olimpia, possibile general manager in caso di happy end, non ha ancora firmato ma dà una mano ove possibile. Per il ruolo del coach si fa il nome di Piero Bucchi e gli italiani liberi non mancano, da Peppe Poeta a Simone Fontecchio. E c’è anche una vecchia conoscenza che ha già vestito la maglia Vanoli per 4 anni, pronto, forse, a tornare per l’ultima volta: l’ex centro della Nazionale Marco Cusin.

 ?? CIAMILLO ?? Il superstite Topias Palmi, 25 anni, a canestro nei quarti di Coppa Italia contro Milano. Al momento la guardia finlandese è l’unico giocatore sotto contratto con la Vanoli
CIAMILLO Il superstite Topias Palmi, 25 anni, a canestro nei quarti di Coppa Italia contro Milano. Al momento la guardia finlandese è l’unico giocatore sotto contratto con la Vanoli

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