Alex, altro sprint: terzo intervento
Zanardi sottoposto a 5 ore di operazione per la ricostruzione cranio-facciale: un passaggio decisivo per la vista e il naso
La battaglia di Alex continua. Il cuore guerriero di Zanardi ha permesso agli specialisti del Policlinico Le Scotte di Siena, che lo seguono dal giorno dell’incidente, di affrontare un’altra piccola ma importante sfida. E cioè iniziare la ricostruzione del volto del campione paralimpico devastato dal drammatico scontro con l’auto-articolato sulla statale per Pienza il 19 giugno. L’intervento chirurgico - il terzo - è durato cinque ore. Una vita. Ma il fisico da atleta di Alex ha retto anche questa nuova e delicata operazione.
Fronti aperti
Un passaggio importante per cercare di arginare, ad esempio, altri due fronti aperti: la questione legata alla vista e la ricostruzione delle ossa del naso. Due aspetti non marginali sulla via di un complicatissimo, ma possibile recupero. Il direttore sanitario del policlinico, Roberto Gusinu, dopo alcuni giorni di silenzio (come da accordo con la famiglia), è tornato a leggere un bollettino medico sulle condizioni di Zanardi. «Il paziente è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico che è stato eseguito dai professionisti del MaxilloFacciale e della neurochirurgia, volto alla ricostruzione cranio-facciale e alla stabilizzazione delle zone interessate dal trauma cranico riportato in seguito all’incidente del 19 giugno scorso. L’operazione effettuata fa parte degli interventi programmati dall’equipe multidisciplinare che ha in cura l’atleta. Un passaggio imprescindibile per permettere la prosecuzione delle cure e del
Fasi cruciali Scelta dei medici necessaria, ma programmata in un contesto grave
percorso terapeutico». Insomma, l’operazione di ieri non è legata a un tentativo di risveglio, ma solo a fronteggiare il grave trauma. Dopo il primo intervento chirurgico, due ore dopo il terribile schianto, il bollettino aveva parlato di “fracasso facciale”. Quindi, di un problema quanto mai delicato.
Fratture complesse
Il professor Paolo Gennaro, direttore della UOC Chirurgia Maxillo-Facciale della struttura ospedaliera senese, che insieme alla sua equipe ha effettuato l’intervento, ha aggiunto: «Le fratture erano complesse. Ciò ha richiesto un’accurata programmazione che si è avvalsa di tecnologie computerizzate, digitali e tridimensionali, fatte a misura del paziente. La complessità del caso era piuttosto singolare anche se si tratta di una tipologia di frattura che nel nostro centro affrontiamo in maniera routinaria. L’intervento è perfettamente riuscito dal punto di vista tecnico». L’intervento chirurgico di ieri, quindi, ha ottenuto i risultati attesi. E questo è sicuramente
Sedato e ventilato
La nota del Policlinico Le Scotte si chiude ricordando che: «Dopo l’intervento, durato circa cinque ore, Alex Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dove resta sedato e ventilato meccanicamente. Le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico. La prognosi rimane riservata. Il paziente viene valutato quotidianamente dai professionisti che lo hanno in cura e sulla base di questo, anche in accordo con la famiglia Zanardi, l’Aou senese comunica che il prossimo bollettino verrà diramato non appena ci saranno significative variazioni del quadro clinico dell’atleta».
Momento-verità
Come dicevamo, quello di ieri pomeriggio a Sena è stato un passaggio intermedio, anche se comunque importante, in vista del momento più delicato. E cioè quando i responsabili di neurochirurgia del Policlinico decideranno di iniziare il lento percorso per il possibile risveglio di Alex Zanardi da quel maledetto pomeriggio dell’incidente mentre partecipava alla staffetta benefica Obiettivo Tricolore. Ci vorranno ancora dei giorni ma sarà un bivio inevitabile. E per Alex quello sarà il momento della verità.
La tecnologia Utilizzati anche strumenti computerizzati e tridimensionali