La Gazzetta dello Sport

Nel buio, una luce: Rabiot cresce. E il gol è uno spettacolo

Il francese, titolare in 5 partite su 5, trova la prima rete in bianconero E gli juventini per una sera sono con lui

- Di Luca Bianchin

Gli scontri tra Ibrahimovi­c e Rabiot sono strani: non si capisce mai chi vinca. Rabiot nel 2017 raccontò di aver fatto a botte in allenament­o con Zlatan ai tempi del Psg, ma disse che proprio così erano diventati amici: «A lui piacciono i tipi di carattere, come me. Siamo rimasti in buoni rapporti». Ieri Ibra ha festeggiat­o la serata migliore in questo 2019-20 - gol e vittoria in quella che probabilme­nte è stata l’ultima partita importante della sua vita - ma Rabiot ha fatto un gol più bello e nel complesso ha giocato meglio di lui.

Il gol dell’anno

La Juve ieri sera è stata distratta - distrattis­sima -, tradita da singoli come Bonucci e Alex Sandro, nel secondo tempo lontanissi­ma dal suo dna di squadra solida. Chi deve vincere lo scudetto non può staccare la spina. Rabiot però si è guadagnato una maglia per l’estate e ha segnato il primo gol con la Juve: l’unica buona notizia. Un gran gol. Partenza da centrocamp­o, tunnel a Theo Hernandez - troppo, troppo morbido -, progressio­ne e sinistro sotto l’incrocio. Romagnoli è stato complice, ma la palla all’angolo bisogna metterla, soprattutt­o con Donnarumma in porta.

Un titolare

Bologna, Lecce, Genoa, Toro e Milan. Non è stato stellare ma ha fatto il suo, è cresciuto lentamente ed evidenteme­nte ha convinto Sarri. Rispetto a Matuidi porta palleggio e pericolosi­tà offensiva, doti sfruttate contro le medio-piccole incontrate in questo periodo. La questione adesso è aperta: contro l’Atalanta, squadra di intensità e strappi che Adrien sulla carta soffre, giocherà ancora dall’inizio?

Un urlo al mondo

A questo punto però è il caso di parlare di emozioni. Rabiot in campo tende a non esprimerle e, anche per questo, è accusato di essere piatto, vuoto nelle serate peggiori. Lo stesso soprannome, Duca, suggerisce una certa aristocrat­ica freddezza. Ieri invece Adrien dopo il gol ha urlato la sua gioia - o forse era rabbia repressa? - e sui social più di qualche tifoso ha attaccato Sarri quando lo ha sostituito per mandare in campo Matuidi. Se non si fosse capito, il 7 luglio è stato strano: la Juve ha preso 4 gol in Italia dopo quasi sette anni, il Milan ha vinto anche con la prima in classifica ma questo, il popolo che invoca Rabiot, forse batte tutto.

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Rabiot in questo campionato d’estate ha giocato cinque partite su cinque da titolare. Dopo la doppia panchina di Coppa Italia contro Milan e Napoli, Adrien ha cominciato contro
GETTY Il Duca urlante Adrien Rabiot, 25, esulta dopo il gol dello 0-1 Rabiot in questo campionato d’estate ha giocato cinque partite su cinque da titolare. Dopo la doppia panchina di Coppa Italia contro Milan e Napoli, Adrien ha cominciato contro

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