Attenti, si scalda Ilicic Nel mirino il 50o gol e l’Atalanta al 3o posto
Josip a -1 dalla cifra tonda, oggi può giocare dal 1’. Gli obiettivi? Volare in A ed essere al top ad agosto
«Prova a trovare le sue giocate, ma sono ancora nascoste». Si parla di Ilicic, questo è stato il nostro commento di lunedì nell’analizzare la sua prestazione di Cagliari: sprazzi di Josip, tuttavia non ancora quello vero, capace di risolvere i match da solo. Dentro al 60’ per Pasalic, non si è visto il solito colpo, la solita giocata. Chiamiamola “scossa”, quella che ancora gli manca per tornare ai livelli pre-infortunio alla caviglia che l’ha costretto ad accontentarsi – nelle cinque sfide dopo il lockdown - di 23’ (13’ e 10’ contro Lazio e Udinese) prima della mezzora di domenica in Sardegna. Da Zingonia assicurano che la forma cresce, la sensazione è che per sbloccarsi e tornare l’iradiddio ammirata fino alla trasferta di Valencia (che poker il 14 marzo) serva solo un “guizzo” dei suoi. Ci proverà, probabilmente dall’inizio, oggi contro la Sampdoria: nel mirino c’è il gol numero 50 in maglia Dea (considerando tutte le competizioni). Regalarselo significherebbe iniziare al meglio il “riscaldamento” in vista della Champions League di agosto: allora sì che servirà l’Iicic delle serate migliori.
Un 2019-20 strepitoso
Dopo il Doria mancheranno altre sette giornate per concludere un campionato in cui l’Atalanta dovrà semplicemente “gestire” il quarto posto e provare a immaginare il terzo o il secondo. Le prossime settimane saranno una “fetta” temporale considerevole, sufficiente per Ilicic per affrontare l’Europa che conta al top della condizione. Per stasera, come detto, probabile una maglia da titolare, nella classica “zolla” sulla destra con Zapata là al centro e il Papu trequartista. Altrimenti, per lo sloveno, spazio nella ripresa: in ogni caso, giocherà. Domenica contro il Cagliari, al netto dalla precisione davanti alla porta, ha mostrato una gamba non male, ma soprattutto una buona dose di cattiveria. Quella che ci ha messo per cercare la porta, gonfiata in questo super 2019-20 già 21 volte in 31 presenze tra Italia ed Europa: sono 15 i gol realizzati in Serie A, cinque quelli in Champions (uno all’andata e quattro al ritorno contro il Valencia), uno in Coppa Italia, segnato nella sconfitta di Firenze del 15 gennaio scorso.
Che Dea. E con Ilicic...
Gasperini lo aspetta e lo elogia, come sempre: «Come sta Josip?
Lo stiamo recuperando – ha spiegato il tecnico dopo il successo della Sardegna Arena -. Non è ancora al 100%, ma la strada è quella giusta. Sono soddisfatto, parliamo di un calciatore fondamentale per noi». Con un mancino (e che mancino...) in più dove potrà arrivare questa Dea? Otto vittorie consecutive in campionato, 83 reti e 63 punti conquistati finora, Gomez&Co ne hanno a disposizione altri 24: in prospettiva, sembra uno scherzetto battere il record (72) del 2016-17, quando arrivarono quarti mancando la Champions per il vecchio regolamento (qualificate le prime tre squadre). Ai tempi, con addosso il viola della Fiorentina, Ilicic era un “meraviglioso discontinuo” che chiuse una stagione da sei centri in 36 presenze: “noccioline” se confrontati ai 15 del 2017-18, ai 13 del 2018-19 (annata condizionata in partenza da quella maledetta infezione...) e ai 21 di quest’anno. Ne manca uno per toccare quota 50, in carriera non ha mai raggiunto certi numeri. Chissà che non possa “arrotondare” già con la Samp, avversaria particolare per il Gasp: scialbo 0-0 all’andata, sei reti ai blucerchiati da quando è a Bergamo (solo al Cagliari ne ha segnate meno, 5). Certe giocate per ora nascoste, ma solo per ora - al mister servirebbero subito: quelle del vero e decisivo Ilicic. Per puntare alle zone altissime in campionato e, perché no, sognare ad agosto...
Come sta Ilicic? Lo stiamo per recuperare, per noi è un calciatore davvero importante