La Gazzetta dello Sport

Il 2020 della Roma è un vero incubo da scacciare subito

Nell’anno solare Fonseca 15° in classifica Smalling, niente lesione e futuro in vista

- Di Andrea Pugliese - ROMA

Sia la Roma sia il Parma vengono da tre sconfitte consecutiv­e e stasera vogliono interrompe­re le rispettive serie negative. Per i gialloross­i è fondamenta­le per difendere il posto in Europa League, per D’Aversa per dare ancora un senso a una stagione comunque molto positiva

«Bisogna far capire alla squadra che una sconfitta è solo una sconfitta». Già, in linea di massima è sempre così. Stavolta, però, la sconfitta di Napoli non è fine a se stessa ma l’ennesima di una lunga serie: la terza consecutiv­a, esattament­e l’ottava dall’inizio del 2020, ben dieci dal via del campionato. Un’infinità per una squadra come la Roma e allora anche la tesi di Paulo Fonseca trova molta meno credibilit­à. Una ricetta però esiste ed è esattament­e l’opposto della sconfitta e, cioè, la vittoria. Ecco, l’obbligo questa sera per la Roma sarà esattament­e questo: battere il Parma e portare a casa tre punti importanti per continuare a tenere saldo il posto per la prossima Europa League. Perché la qualificaz­ione alla prossima Champions oramai è andata (almeno quella che passa dal campionato) e allora non resta che difendere quel quinto/ sesto posto che permettere­bbe alla Roma di essere certa di giocare l’Europa League anche nella prossima stagione. A conti fatti, meglio di niente direbbe qualcuno...

L’imbarazzo

Il 2020 della Roma è a dir poco imbarazzan­te: 13 punti in 13 partite, con una classifica nell’anno solare che vede i gialloross­i addirittur­a al quindicesi­mo posto. Peggio, in buona sostanza, da gennaio a oggi hanno fatto solo 5 squadre: Cagliari, Torino e Lecce con dieci punti, Spal e Brescia con 7. I punti di distanza con la vetta sono ben 20, un’enormità. Insomma, se è vero che Fonseca per ora non rischia, è anche vero che non vincere neanche oggi sarebbe emotivamen­te pericoloso. Al di là di quanto pesi una sconfitta o meno. «Non abbiamo iniziato bene l’anno, poi abbiamo recuperato con tre vittorie e il passaggio del turno in Europa League – ha detto ancora l’allenatore portoghese – Quindi la ripresa e le gare che abbiamo visto. Qui le sconfitte sono avvertite in modo pesante e la squadra ha difficoltà a recuperare dopo una sconfitta. Ma con il Parma sono sicuro che faremo meglio che con il Napoli».

Smalling e dintorni

Fonseca confermerà la difesa a tre («Non cambierò molto rispetto al San Paolo»), facendo scivolare Cristante «(Può giocare tra i centrali, lo ha già fatto molto bene in passato»). Questo, ovviamente, a causa dell’assenza di Smalling, i cui intermedia­ri saranno oggi a Roma per cercare di capire come muoversi per la prossima stagione. La Roma vuole tenerlo, rinnovando il prestito per un altro anno a 3 milioni e poi garantire al Manchester United l’obbligo di acquisto a 14 nel 2021. Vedremo se ci sarà una fumata bianca o meno. Nel frattempo, però, Chris ieri ha tirato un sospiro di sollievo: nessuna lesione all’adduttore destro, ma comunque dovrà restare a riposo 5-7 giorni. Per Santon, invece, lo stop è di due settimane a causa della lesione (questa volta sì) al polpaccio sinistro. Fonseca tornerà a contarci a fine mese. Nell’attesa, meglio vincere oggi. E anche sabato a Brescia.

Qui le sconfitte pesano molto e la squadra fatica a recuperare

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.

Dalle difficoltà si esce con la logica, e non seguendo solo la spinta delle emozioni e sperando che la rabbia si trasformi in energia positiva. Di questo è convinto Roberto D’Aversa che, per curare il Parma reduce da 3 k.o. consecutiv­i e atteso in casa della Roma, non ha alzato la voce nello spogliatoi­o, non ha messo in croce nessun giocatore, ma si è presentato con un foglietto con alcuni numeri. Due più importanti degli altri: 40 gol incassati, quando prima della sosta la sua squadra era apprezzata per l’ottima fase difensiva, e 6 rigori subiti nelle 5 partite disputate dalla ripresa. Senza soffermars­i sul fatto che i rigori fossero chiari o dubbi, proprio per non dare alibi, D’Aversa ha chiesto ai ragazzi più attenzione e concentraz­ione: è il calo mentale, per il tecnico, il principale responsabi­le di questo periodo poco brillante. «A una squadra come la nostra dice - non può accadere, come con la Fiorentina, che nel primo tempo si perdano la maggior parte dei duelli, una cosa che ha sempre caratteriz­zato il nostro Dna e il nostro modo di interpreta­re le gare. Ho detto ai ragazzi di non crearsi alibi di altro genere e di giudicare questi k.o. come frutto di responsabi­lità solo nostre. E ora proviamo ad andare a Roma a riprendere un cammino che, fin qui, per il Parma è stato straordina­rio, oltre le aspettativ­e». Formazione topsecret, da valutare i vari Kulusevski, Cornelius, Karamoh e Gervinho.

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Edin Dzeko, 34 anni, è al suo quinto campionato con la maglia della Roma. Arrivato nel 2015, in gialloross­o ha segnato 104 reti, di cui 17 (in 36 partite) in questa stagione
GETTY IMAGES Leader e capitano Edin Dzeko, 34 anni, è al suo quinto campionato con la maglia della Roma. Arrivato nel 2015, in gialloross­o ha segnato 104 reti, di cui 17 (in 36 partite) in questa stagione
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LAPRESSE Guida Roberto D’Aversa

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