La Gazzetta dello Sport

Stadio, la maggioranz­a dice sì: nulla osta al progetto

Riunione tra la Raggi e i consiglier­i sulla due diligence interna al Comune Possibile l’ok dell’Aula verso fine estate

- Di pug - ROMA

C’era da verificare soprattutt­o la volontà politica. non assoluta, ma specifica. Nel senso che prime di portare il progetto dello stadio della Roma in aula (dopo l’analisi delle varie commission­i) il sindaco di Roma Virginia Raggi vuole essere sicura di avere in mano i numeri giusti. Niente passi falsi, insomma, perché poi andare a votare sullo stadio e magari non poterlo passare avanti sarebbe anche un bel boomerang elettorale sulla strada che porterà al prossimo sindaco di Roma (elezioni nel 2021). Ecco perché ieri la Raggi ha voluto questa riunione (svoltasi in remoto) con il gruppo di consiglier­i della maggioranz­a, per capire se effettivam­ente avrà la certezza di poter procedere senza intoppi. Del resto, anche negli ultimi tempi di turbolenze nel mondo del M5S capitolino ce ne sono state molte. Ed allora meglio essere sicuri.

La riunione

La riunione è iniziata verso le 17.30, ma ce n’è voluta un po’ prima di arrivare a parlare dello stadio (19.20). A conti fatti, comunque quella di ieri è un altro passo avanti verso la realizzazi­one dell’impianto di Tor di Valle. Nel corso della riunione, infatti, i tecnici del Comune (guidati dall’ingegnere Roberto Botta, vice direttore generale del Campidogli­o, colui che ha coordinato tutti gli uffici comunali) hanno illustrato il progetto ai consiglier­i. Dopo le intercetta­zioni legate alla vicenda Anzalone, infatti, la sindaca aveva chiesto una due diligence esterna al Politecnic­o di Torino, ma ne aveva avviata anche una interna per verificare che tutti gli atti amministra­tivi fossero a posto. In questa interna si è tornati indietro di dieci anni, fino al 2010, anche prima della famosa firma tra Luca Parnasi e James Pallotta a Orlando (Usa), il 30 dicembre del 2012. Questo per essere davvero sicuro che tutto fosse a posto. E questo è stato detto ai consiglier­i, per rassicurar­li sulla bontà del progetto e sulla certezza che non ci possano essere intoppi o brutte sorprese. Le risposte sono state positive, la Raggi è uscita dalla riunione con la sensazione di poter procedere. Insomma, la sindaca è convinta di avere in mano il sì dei 23 consiglier­i che gli bastano – come numero – per non fermarsi in Aula. Dove, a questo punto, si andrà a breve. Il primo passaggio è quello dell’analisi delle commission­i, ma a questo punto non è difficile pensare che in Aula si possa arrivare al voto anche prima della fine dell’estate.

Il confronto La sindaca voleva capire su quanti sì poter contare al voto

Il progetto Scandaglia­to dai tecnici tutto l’iter fino al 2010, prima delle firme

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L’impianto Una visuale dall’alto del progetto dello stadio di Tor di Valle

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