Belotti sfida Donnarumma È già 4-3 dopo la ripartenza
Poker per il Gallo, tris per Alfredo dalla ripresa in A I bomber di Toro e Brescia possono decidere la salvezza
il rock and roll del gol post Covid. Perché da quando il campionato è ripartito, dopo la pausa forzata per la pandemia, Andrea Belotti e Alfredo Donnarumma hanno scatenato un sound avvolgente: 4 gol (e tutti di fila) per il capitano granata, 3 reti all’attivo per l’attaccante lombardo. E allora, questa sera, ecco servita una sfida dall’elevato indice di interesse. Inevitabile: Torino e Brescia si aggrappano ai loro bomber in questa fase delicata. Le speranze salvezza passano da loro.
Nella scia di Valentino
Poco prima che si tornasse a giocare si era tagliato la cresta, ma il Gallo sta vivendo virtualmente a cresta alta queste prime settimane della ripartenza: aveva pure ricominciato con il rigore sbagliato contro il Parma, ma poi ha liberato tutte le paure e si è ripreso con gli interessi. Quattro volte a centro, tutte di fila, prima contro l’Udinese, poi contro Cagliari, Lazio e di recente nel derby. Un poker riuscitogli per la prima volta in carriera in Serie A e che lo pone alla caccia dei miti della storia granata. Un filotto di cinque partite consecutive a bersaglio è riuscito soltanto a grandi campioni del calibro di Libonatti (stagione 1931-’32), Silano (1935-’36), Valentino Mazzola (1947-’48) e di Andrea Silenzi (1993-’94) e Marco Ferrante (1999-’00), gli ultimi due nell’era moderna. Se il Gallo dovesse lasciare la sua firma anche questa notte allo stadio Olimpico potrebbe scrivere il suo nome accanto a questi calciatori che, a modo loro e in epoche diverse, hanno scritto la storia del Toro. Non sarebbe, però, il record in questa speciale classifica: quello spetta a Franco Ossola, con otto partite di fila a bersaglio nella stagione 1947-’48, dietro di lui ci sono Ciccio Graziani (1975-’76) e Ruggiero Rizzitelli con sei (1994-’95). E allora si gioca certamente per i record sì, ma anche per sé e per i compagni, per dare una bella spinta verso l’alto alla classifica del Toro. Belotti nelle cinque stagioni vissute in granata ha finora realizzato 89 gol in tutte le competizioni: se oggi vincesse il duello con Donnarumma, segnando almeno una rete, salirebbe a 90 gol. E arriverebbe a 20 centri stagionali con il club, di cui 14 sarebbero in Serie A.
Quel dolce risveglio
Il post coronavirus per Alfredino è stato un dolce risveglio. I
Per il Brescia è quasi uno spareggio, per il Torino è l’occasione per allungare sulla zona retrocessione. La sfida di questa sera tra Torino e Brescia si riempie di interesse soprattutto guardando la classifica: i granata devono riscattare il passo falso nel derby, i lombardi arrivano dal successo contro il Verona cattivi pensieri con i quali si era coricato la notte del dopo Sassuolo-Brescia sono stati ripiegati con cura e sistemati in una zona remota della mente. Il Donnarumma della ripresa è un suonatore di chitarra elettrica che in quattro partite ha segnato tre gol. Ha mancato solo contro l’Inter, l’unica gara persa dal Brescia dalla ripartenza. Ha segnato alla Fiorentina, al Genoa e al Verona. In tutto sono sette e poco importa, a questo punto, se il 24 settembre 2019 era diventato il limite invalicabile oltre cui andare. In quella notte aveva fatto centro addirittura contro la Juventus. Poi, quasi come un vortice silenzioso, aveva attraversato 21 giornate consecutive senza lasciare segni. Se non quattro panchine, qualche ingresso nei finali e uno stop per noia muscolare. Nelle 16 presenze infilate dentro il buco nero aveva tirato nello specchio 5 volte e in altre 4 non lo aveva trovato. Nelle 4 apparizioni post coronavirus ha concluso complessivamente allo stesso modo: 4 nello specchio e 4 fuori con una percentuale realizzativa del 38%. All’andata contro il Torino rimase in panchina un’ora, stasera preferirebbe mantenere intatto il suo andamento post covid per aiutare il Brescia nella rincorsa salvezza.