Conte, la lista dei rinforzi va da Kanté a Vertonghen
Squadra in crescita, Meité e Verdi finalmente decisivi ma bisogna frenare i gol subiti
Ancora uno step, un ultimo mattoncino, poi la rivoluzione silenziosa costruita da Moreno Longo, soprattutto durante il lockdown, potrà definirsi completata. Registrare la difesa è diventata adesso la sfida finale nel percorso verso il raggiungimento dell’obiettivo di una salvezza tranquilla, da centrare il più velocemente possibile. Le prime sei partite giocate dal Toro dopo la ripartenza raccontano di una squadra rivoluzionata nello spirito, nella convinzione, anche nella sua fisionomia tattica. Gli aspetti positivi sono tanti: a partire da un attacco che ha ripreso a funzionare, spinto da un Simone Verdi mai così ispirato da quando è al Toro,
e da un Andrea Belotti tornato al gol con continuità e con numeri da record. Altri elementi della rinascita sono rappresentati dalla valorizzazione di quelle che un tempo erano considerate le seconde linee, ora divenute protagoniste. Basti pensare al ruolo centrale assunto da Edera e da Bremer. E, soprattutto, da un Meité divenuto il centro nevralgico di questo Toro, capace di firmare un exploit nemmeno lontanamente immaginabile durante l’inverno. Insomma, sono tutti indicatori di una mutazione virtuosa, testimoniata anche dai punti raccolti in questo spezzone di campionato. Resta, allora, davvero soltanto un altro passettino da compiere. Ed è uno degli aspetti sui quali Longo con il suo staff si stanno concentrando: subire meno reti, cominciando da domani sera a San Siro contro l’Inter.
I numeri
E allora, se la squadra sta girando decisamente meglio e l’attacco ne è diventato il punto di forza (sono nove i gol realizzati dalla sfida contro il Parma in poi, in un filotto di sei partite in cui il Torino è andato sempre bersaglio), il reparto difensivo non può vantare una perfomance altrettanto lusinghiera. Nei 540 minuti giocati dopo la ripartenza della Serie A, Salvatore Sirigu ha incassato dodici gol. Soltanto nella vittoria casalinga contro l’Udinese, ai granata è riuscito di rientrare negli spogliatoi con la porta inviolata. Semplificando, il Toro ha subito dopo il lockdown una media di due gol a partita e questo significa che le reti al passivo sono aumentate rispetto alla fase della stagione pre-Covid. Prima della pausa forzata, i granata avevano preso 45 gol in 25 sfide di campionato: in media 1,8 gol a partita.
Izzo e Nkoulou
La blindatura della difesa passerà da Nkoulou e Izzo, gli interpreti migliori che il Toro ha nel ruolo. Nelle ultime due sfide (derby e Brescia) non hanno potuto giocare insieme: il primo aveva bisogno di riposo con la Juventus, il secondo era squalificato mercoledì. Domani a San Siro toccherà a loro ridare al Toro le antiche certezze.