La Gazzetta dello Sport

Cristiano

Altri due rigori per lo scudetto E adesso la storia Dal flop con il Milan al bis all’Atalanta Nel mirino c’è Borel: mancano 3 gol

- Di Fabiana Della Valle - TORINO

Il rito si è ripetuto anche ieri sera, ma con un pizzico di rabbia in più nell’esultanza. Cristiano Ronaldo ha segnato il gol numero 31 della sua stagione bianconera, il sesto consecutiv­o in sei partite di campionato post lockdown, nella stessa porta in cui una settimana fa, nel derby, si era sbloccato su punizione. Cris ha calciato forte e senza esitazioni, rendendo impossibil­e la missione di Gollini, e poi è corso vicino alla bandierina del calcio d’angolo per esibirsi nel solito siuu. Tutti i compagni sono corsi ad abbracciar­lo, mentre intorno alla panchina della Juventus si scatenava il putiferio. È’ stato il gol del pareggio della Juventus, ma la gioia non è durata a lungo. Tutto da rifare dopo il 2-1 di Malinovsky­i, però quando hai CR7 in campo il finale non è mai scontato. Anche quando non è in una delle sue serate migliori, l’indice di decisività del penta Pallone d’oro non s’abbassa.

Doppietta di rigore

Così il numero 7 si è presentato ancora sul dischetto poco prima del fischio finale, per mettere il sigillo definitivo. Solita esultanza, ma questa volta condita più da un senso di liberazion­e che dalla rabbia. Non era stata una partita semdella plice fino all’1-1, né per Ronaldo né per la sua Signora. Poche occasioni, qualche occhiatacc­ia ai compagni e il gol di Zapata nel primo tempo, che aveva trasformat­o la serata in una complessa arrampicat­a in salita. CR7 però ha i tempi delle grandi star, conosce il momento giusto per entrare in scena. Lo ha fatto per la prima volta dopo una manciata di minuti ripresa, quando Dybala gli ha regalato l’ennesimo assist: no, non un pallone servito sul piede preferito, ma un rigore procurato. Quando l’arbitro ha assegnato il penalty per fallo di mano di De Roon, il re bianconero ha capito che era scoccata la sua ora. Si è sistemato sul dischetto con la determinaz­ione di chi sa di non poter sbagliare. La seconda occasione è arrivata grazie a Higuain, sempre per un fallo di mano, quando la partita sembrava ormai compromess­a. Così il portoghese ha riacciuffa­to all’ultimo respiro l’Atalanta che sognava di portarsi a -6 dal primo posto, ristabilen­do le distanze: Lazio sprofondat­a -8 dopo la sconfitta con il Sassuolo nel pomeriggio e Dea ancora ferma a -9.

Che numeri

Ronaldo aveva fallito un rigore in semifinale contro il Milan, nella gara del debutto post Covid, ma l’errore era stato ininfluent­e. Poi ha segnato in tutte le partite di Serie A e in serata delicatiss­ima ha fatto doppietta dal dischetto (la seconda dopo quella alla Fiorentina), raggiungen­do così quota 32 centri stagionali. I numeri sono impression­ati: 28 reti in campionato, solo uno in meno di Ciro Immobile, che guida la classifica marcatori. Con altre 6 partite a disposizio­ne c’è anche il tempo per provare a entrare nella storia della Juve: in vetta c’è Felice Borel, che nel 193334 fece 31 gol. E’ lui il miglior realizzato­re bianconero in un singolo campionato. Scudetto, trono dei bomber e record: CR7 ha progetti ambiziosi. Cristiano aveva avuto anche un altro paio di palloni intriganti nella ripresa. Uno in particolar­e, ancora sull’1-1, ma Gollini ha fatto una grande parata. Quando Dybala è uscito, si è messo la squadra sulle spalle. Le stimmate del fuoriclass­e si vedono in queste situazioni: un campione sa soffrire e colpire al momento opportuno. Ronaldo ha dimostrato di esserlo ancora una volta.

Sempre decisivo Il portoghese si sa distinguer­e anche in una serata storta

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AFP Protagonis­ta Cristiano Ronaldo, 35 anni, seconda stagione alla Juventus

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