La Gazzetta dello Sport

D’ora in poi esami a raffica ogni 48 ore e ritiro continuo per almeno due settimane

Dopo la partita contro il Bologna, il Parma ritornerà in clausura a Collecchio

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Eadesso che cosa succede dopo che è stato riscontrat­o un positivo nel gruppo-squadra del Parma? Secondo quanto prescritto dal protocollo della Federcalci­o approvato dal Comitato Tecnico Scientific­o in caso di positività di un membro, tutto il Parma resterà in ritiro nel centro sportivo di Collecchio per precauzion­e, e potrà uscirne solo per disputare le partite di campionato. Proprio ciò che accadrà oggi per la gara di campionato contro il Bologna.

Sotto osservazio­ne

Questa mattina i giocatori saranno sottoposti a tamponi rapidi: chi risulterà negativo potrà salire sul pullman per andare allo stadio. Se dai test si scoprirann­o altri soggetti positivi, questi dovranno essere messi in isolamento. Al termine della partita il «gruppo-squadra» rientrerà a Collecchio e proseguirà l’isolamento: la quarantena durerà due settimane e durante questo periodo s’intensific­heranno i controlli sugli atleti: anziché ogni quattro giorni, i tamponi saranno effettuati ogni due giorni e in particolar­e un esame rapido sarà necessario la mattina prima delle partite. Il problema principale, per D’Aversa e per i dirigenti, è convincere i giocatori ad accettare il ritiro, visto che sono già impegnati tre volte la settimana: d’altronde, questa è la legge e va rispettata. Quindi, dopo la partita contro il Bologna, tutti di nuovo al centro sportivo di Collecchio, «isolati» e e pronti ad allenarsi per l’impegno successivo contro il Milan, mercoledì prossimo a San Siro. In occasione di questa trasferta il Parma deciderà se andare a Milano il giorno della partita (cosa probabile) oppure il giorno precedente.

Come in Bundesliga

Va ricordato che le direttive, in caso di positività al coronaviru­s di un giocatore o di membri dello staff, sono state modificate su richiesta della Federcalci­o e così si è evitata la quarantena di tutta la squadra. Ad essere posto in isolamento, lontano dal gruppo, sarà solo il giocatore (o membro) positivo mentre il resto del gruppo sarà sottoposto a tampone per accertare se ci sono altri contagi. La modifica alla quarantena dà maggiori garanzie alle squadre di non fermarsi permettend­o al campionato di proseguire. Il Comitato tecnicosci­entifico della Protezione civile ha invitato i giocatori al “rigoroso rispetto” delle norme di prevenzion­e per ridurre al minimo il rischio contagio. La quarantena individual­e di un eventuale giocatore o membro dello staff risultato positivo, e non più quello dell’intera squadra, rende di fatto il protocollo uguale a quello in Bundesliga.

a.s.

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