La Gazzetta dello Sport

Genoa, la ricetta del dottor Nicola «Ora consapevol­ezza incoscient­e»

Il tecnico analizza il difficile momento dei rossoblù, dopo la ripresa ancora senza vittorie

- Di Filippo Grimaldi - GENOVA

«L’ardore, dentro». Riparte da qui la rincorsasa­lvezza di un Genoa che nel post-lockdown non ha ancora centrato una vittoria. E, oggi, gioca al Ferraris il suo primo spareggio contro la Spal. Davide Nicola non fa calcoli, nè s’appella a complicate tabellesal­vezza. Preferisce ricordare ciò che di buono è stato fatto sin qui. E, da questo ripartire.

3Ritiene

più difficile questo momento rispetto a quando lei nell’ultima pausa invernale prese in mano i rossoblù? «Quando ho detto: “A Natale eravamo ultimi, ora ce la giochiamo”, non volevo menzionare quella situazione come se qualcuno non lo sapesse. Sempliceme­nte intendevo dire che avrei pagato per arrivare quando mancano sette gare alla fine del campionato a questa sfida fantastica. Sono convintiss­imo del fatto che nelle prossime partite questo gruppo unitissimo darà tutto e anche di più».

3Sino

all’8 marzo scorso risultati e prestazion­i avevano premiato la vostra crescita. Invece, paradossal­mente, la lunga pausa del campionato vi ha frenato.

«Fra una gara e l’altra, prima dello stop, potevamo svolgere

Il Genoa, che dopo il lockdown ha ottenuto solo due pari e 3 k.o., è alla ricerca di una vittoria fondamenta­le in chiavesalv­ezza contro una Spal la cui stagione si è gravemente compromess­a (forse in modo decisivo) dopo lo scivolone interno di giovedì scorso contro l’Udinese anche sei allenament­i, secondo un processo di maturazion­e continuo, in cui potevi valutare ogni cosa. Adesso, invece, ti addestri necessaria­mente giocando, non si può fare diversamen­te. Credo che serva una sorta di “consapevol­ezza incoscient­e”. Non è più possibile , insomma, ottenere gli stessi risultati come in passato. Ora si cresce giocando».

3Analizzan­do

le ultime cinque partite, si sono visti comunque segnali incoraggia­nti.

«Esatto. Non abbiamo ancora centrato una vittoria, d’accordo, ma questa squadra ha dimostrato grande forza caratteria­le, senza la quale non avremmo recuperato i risultati negativi di Brescia e Udine. Ovvio, parliamo di un campionato diverso: contro il Napoli, però, abbiamo giocato in modo aggressivo e al tempo stesso ordinato. Il Genoa deve giocare senza ragionare troppo. Non siamo ancora riusciti a passare per primi in vantaggio, cosa che invece ci accadeva abbastanza spesso, ma non importa. Non devono esserci pensieri negativi».

3Un

Grifone, insomma, che deve guardare soprattutt­o se stesso sulla via della salvezza, sperando di recuperare presto pedine importanti.

«Serve giocare con il fuoco dentro. Speriamo di poter contare su Criscito già dalla gara di Torino o dal Lecce. Poi c’è Ankersen, che sta recuperand­o. Abbiamo comunque grandi risorse, e occorre metterle in campo subito, senza pensare a dover gestire la partita. Aggressivi sì, ma pure propositiv­i. Questa squadra ha dimostrato di valere ben altra posizione di classifica. Alimentiam­oci con la passione della nostra gente».

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