Genoa, la ricetta del dottor Nicola «Ora consapevolezza incosciente»
Il tecnico analizza il difficile momento dei rossoblù, dopo la ripresa ancora senza vittorie
«L’ardore, dentro». Riparte da qui la rincorsasalvezza di un Genoa che nel post-lockdown non ha ancora centrato una vittoria. E, oggi, gioca al Ferraris il suo primo spareggio contro la Spal. Davide Nicola non fa calcoli, nè s’appella a complicate tabellesalvezza. Preferisce ricordare ciò che di buono è stato fatto sin qui. E, da questo ripartire.
3Ritiene
più difficile questo momento rispetto a quando lei nell’ultima pausa invernale prese in mano i rossoblù? «Quando ho detto: “A Natale eravamo ultimi, ora ce la giochiamo”, non volevo menzionare quella situazione come se qualcuno non lo sapesse. Semplicemente intendevo dire che avrei pagato per arrivare quando mancano sette gare alla fine del campionato a questa sfida fantastica. Sono convintissimo del fatto che nelle prossime partite questo gruppo unitissimo darà tutto e anche di più».
3Sino
all’8 marzo scorso risultati e prestazioni avevano premiato la vostra crescita. Invece, paradossalmente, la lunga pausa del campionato vi ha frenato.
«Fra una gara e l’altra, prima dello stop, potevamo svolgere
Il Genoa, che dopo il lockdown ha ottenuto solo due pari e 3 k.o., è alla ricerca di una vittoria fondamentale in chiavesalvezza contro una Spal la cui stagione si è gravemente compromessa (forse in modo decisivo) dopo lo scivolone interno di giovedì scorso contro l’Udinese anche sei allenamenti, secondo un processo di maturazione continuo, in cui potevi valutare ogni cosa. Adesso, invece, ti addestri necessariamente giocando, non si può fare diversamente. Credo che serva una sorta di “consapevolezza incosciente”. Non è più possibile , insomma, ottenere gli stessi risultati come in passato. Ora si cresce giocando».
3Analizzando
le ultime cinque partite, si sono visti comunque segnali incoraggianti.
«Esatto. Non abbiamo ancora centrato una vittoria, d’accordo, ma questa squadra ha dimostrato grande forza caratteriale, senza la quale non avremmo recuperato i risultati negativi di Brescia e Udine. Ovvio, parliamo di un campionato diverso: contro il Napoli, però, abbiamo giocato in modo aggressivo e al tempo stesso ordinato. Il Genoa deve giocare senza ragionare troppo. Non siamo ancora riusciti a passare per primi in vantaggio, cosa che invece ci accadeva abbastanza spesso, ma non importa. Non devono esserci pensieri negativi».
3Un
Grifone, insomma, che deve guardare soprattutto se stesso sulla via della salvezza, sperando di recuperare presto pedine importanti.
«Serve giocare con il fuoco dentro. Speriamo di poter contare su Criscito già dalla gara di Torino o dal Lecce. Poi c’è Ankersen, che sta recuperando. Abbiamo comunque grandi risorse, e occorre metterle in campo subito, senza pensare a dover gestire la partita. Aggressivi sì, ma pure propositivi. Questa squadra ha dimostrato di valere ben altra posizione di classifica. Alimentiamoci con la passione della nostra gente».