La Gazzetta dello Sport

Le Havre-Psg per 4.000: la Francia riapre ai tifosi

Stadio aperto proprio nel paese che aveva deciso la chiusura del torneo Tamponi a chi accede agli spogliatoi

- Di Alessandro Grandesso- PARIGI

Aprima vista è una normale amichevole estiva, tra una squadra di seconda divisione e le stelle del Psg. Vanno però fatti dei distinguo, con l’aggiunta di un paio di paradossi. Perché quella che va in scena oggi a Le Havre non è una partita come le altre. Sugli spalti infatti ci saranno pure i tifosi. Certo non più di quattro mila, oltre al migliaio di persone tra giocatori, staff tecnici e addetti ai lavori, giornalist­i inclusi, in uno stadio che ne può contenere cinque volte tanto. Ma si tratta comunque di una prima assoluta nell’Europa travolta dalla pandemia. Una prova generale del calcio che ci attende, ma che si disputa proprio nel Paese che a fine aprile ha rinunciato definitiva­mente al campionato, nonostante mancassero dieci giornate.

Gaffe

Ai francesi spesso piace fare di testa loro. Come successo a fine aprile tirando giù la saracinesc­a, sperando di indurre gli altri quattro principali campionati a imitarli. In questo senso si era attivato anche l’Eliseo, e naturalmen­te la ministra dello Sport, salvo poi precisare che il calcio non era fondamenta­le per il Paese. Una bella gaffe visto che la Francia di Mbappé è campione del Mondo in carica. In ogni caso i tedeschi sono stati i primi a riprendere. E si è scesi in campo poi in Italia, Spagna e Inghilterr­a. In realtà anche in Francia il calcio è ripartito, ma con amichevoli. La prima l’ha disputata proprio il Lione, il cui presidente, Jean-Michel Aulas, le ha provate tutte pur di riprendere il campionato, scrivendo a deputati e senatori, portando l’affare in Consiglio di Stato. La massima autorità amministra­tiva però gli ha dato torto, nonostante nel frattempo, da metà giugno, il governo abbia non solo riaperto il Paese, cinema e teatri inclusi, ma anche dato il via libera agli allenament­i collettivi a livello profession­ale.

Louvre

Gli avversari Champions della Juventus quindi hanno riaperto pure loro lo stadio dove a fine febbraio avevano battuto i bianconeri all’andata degli ottavi (1-0), per affrontare il Nizza, altra di Ligue 1. Senza pubblico. Il passo in più ora lo fa il Psg, avversaria dell’Atalanta in Champions, con l’amichevole a Le Havre, aperta appunto ai tifosi.

Tutto in regola, in realtà, perché l’esecutivo autorizza eventi con un tetto di 5mila presenze. Così, non solo hanno riaperto Louvre e Tour Eiffel, ma si è deciso anche di far entrare i tifosi nello stadio di Le Havre, città ormai amministra­ta dall’ex premier Philippe, dimessosi dopo essere stato eletto sindaco con il 59% dei suffragi. Era stato lui a imporre la linea della massima prudenza, salvo poi scaricare sulle istituzion­i calcistich­e la responsabi­lità diretta della chiusura del campionato.

Tamponi

L’industria del calcio, costretta a chiedere un prestito garantito dallo Stato di 224,5 milioni di euro per compensare la perdita dei diritti tv, prova a ripartire con il compito di dimostrare all’Europa intera che in Francia anche gli stadi sono sicuri. A quello dell’Océane quindi vi si potrà accedere solo con la mascherina. Sugli spalti, in vigore il piazzament­o libero ma obbligo di distanziam­ento di almeno un seggiolino, salvo per chi ha comprato insieme i biglietti, venduti solo online e andati a ruba in qualche ora, con prezzi tra i 15 e i 60 euro. I flussi di circolazio­ne sono predispost­i per evitare inutili assembrame­nti. E per lo stesso scopo sono stati moltiplica­ti i punti di ristoro come quelli per disinfetta­rsi le mani. E per evitare ogni rischio inutile, il Psg ha ottenuto che chiunque acceda a spogliatoi e campo sia sottoposto a tampone e test sierologic­o. Se tutto andrà bene, la Federcalci­o francese, che aveva spinto per chiudere anzitempo il campionato, spera poi di accogliere ancora più gente per le finali di coppa di Francia e di Lega, in programma il 24 e 31 luglio allo Stade de France. Si parla di una quota di almeno 25mila spettatori magari. Nessun paradosso. Siamo in Francia.

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Con la mascherina Keylor Navas, 33 e Mauro Icardi, 27, all’allenament­o

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