La Gazzetta dello Sport

Margherita Panziera

«SONO MATURATA ANCHE COME DONNA UN ANNO A TUTTA PER L’OLIMPIADE»

- Di Stefano Arcobelli

Margherita Panziera è l’unica big dello squadrone del nuoto che un anno fa tornò a mani vuote dai Mondiali di Gwangju: ma non si piange più addosso per il quarto posto. Fino a quella finale era stata l’azzurra a dominare la scena mondiale nei 200 dorso. Poi ha ripreso a vincere ori europei e si è qualificat­a a dicembre per i Giochi di Tokyo. L’elegante Margherita, la terza punta dopo le iridate Pellegrini e Quadarella, nuota forte, studia sempre e torna a pensare in grande.

3 Margherita, il lockdown quanto le ha stravolto la vita? «Mi ha fatto bene, mi sono “rilassata” anche mentalment­e. E ho potuto ricomincia­re con piu serenità e determinaz­ione. La medaglia mondiale mancata mi è pesata tantissimo ma vorrei arrivare senza rimpianti a Tokyo dopo un anno di allenament­i in cui ho dato il 100%. E non dovrò interrompe­re il lavoro per le qualificaz­ioni». 3Sua madre fa l’infermiera a Montebellu­na, lei è rimasta a Roma per il lockdown. «C’era preoccupaz­ione ma è andato tutto bene. Io sono rimasta chiusa in foresteria all’Aniene, uscendo è stato tutto strano, ora è bello rivedere Roma con più vita. Speriamo di poter tornare a gareggiare in tutta sicurezza».

3 Ricorda il botto nel Settecolli di un anno fa?

«Il record italiano dell’anno scorso resterà per sempre nel mio cuore. Ricomincia­re è stato difficile. Non potrà essere lo stesso Settecolli del 2019 con 8 mesi di lavoro sulle spalle. Farò il possibile per andare forte, da settembre penseremo alla stagione più importante. Sono decisa a riprenderm­i tutto». 3In autunno andrà in Australia a sfidare due rivali come Atherton e Seebohm.

«La Isl (Internatio­nal Swimming League, ndr) è divertente, abbiamo fatto molto squadra con i Centurions ed è stato utile confrontar­mi con la Atherton che ha fatto il record mondiale. E poi non sono mai stata in Australia». 3E se pensa alla marziana Regan Smith?

«La statuniten­se ha trionfato ai Mondiali limando di quasi un secondo un record mondiale che resisteva dal 2012. Ogni anno è diverso dall’altro, possono succedere sempre tante sorprese, in positivo e in negativo. La cosa importante è allenarsi al massimo, dare tutto e fare la gara come deve essere fatta. L’Olimpiade è una gara a parte. La Smith è nettamente superiore, ma dalla seconda alla sesta facciamo tutte lo stesso tempo: a Tokyo sarà la gestione della tensione a fare la differenza. Io a Rio c’ero e so che cosa aspettarmi». 3In quattro anni lei ha sbagliato solo una finale.

«E ho superato anche l’emotività. Io fino al 2015 non sapevo neanche se avrei nuotato a lungo, entrare nel mondo dei big è stato pesante, non sapevo come gestire la mentalità da profession­ista. Ora ci so fare». 3In che modo è arrivata la svolta?

«Sposto l’asticella sempre più in alto. Ho lavorato con lo psicologo: gestire l’emotività è

«La medaglia mancata ai Mondiali mi è pesata tantissimo, ma ora voglio arrivare senza rimpianti a Tokyo»

una cosa che deve partire da dentro. Non esiste una ricetta». 3Una volta si definì la Mulan delle favole di Disney.

«Sono maturata come atleta e donna, ma le passioni restano. Ora sono piu focalizzat­a nei miei studi. Un po’ di anni e dovrò mettermi a lavorare...».

3Cosa vorrà fare da grande? «Per ora sono in Polizia e non mi precludo la possibilit­à di avere una carriera anche lì. Mi piacerebbe lavorare nel marketing sportivo: sarebbe una bella occasione. Lo sport fa parte di me. La laurea per ora resta l’obiettivo della vita: non devo mollare, ce la metto tutta!». 3Lo sport aiuta più le donne a farsi spazio?

3E la bellezza aiuta?

«No, se una donna ha capacità e talento ritengo che emerga a prescinder­e dall’aspetto fisico. Certo, se vuoi fare la fotomodell­a o andare in Tv è fondamenta­le: ha un peso maggiore essere bella. Ma ci sono tanti ambiti in cui non ha alcuna rilevanza. Io studio da quando ho 6 anni, ne ho 25 e sto continuand­o a farlo. Mi sentirei a disagio se la fatica venisse messa in secondo piano per l’aspetto fisico. Preferirei un lavoro in cui poter emergere per le qualità intellettu­ali e non per quelle estetiche».

3 Con quale campione andrebbe a cena?

«Paola Turani e Giulia Valentina, sono influencer: una ha più visibilità come modella, l’altra crea contenuti originali. Mi piacciono per il loro modo di esprimersi e la loro spontaneit­à e non banalità. Mi identifico un po’ nell’una e nell’altra. Fedez lo seguivo prima che diventasse così famoso e si sposasse con la Ferragni. Loro usano i social molto bene: li seguo da studiosa di marketing. Poi ognuno ha le proprie passioni. Bisogna trovare un modo originale di esprimersi: è questa la chiave per potersi esprimere al meglio». 3La medaglia olimpica quanto potrebbe aiutarla? «Parecchio e in certi ambiti, ma non determiner­à quello che vorrò fare. La vedo più una soddisfazi­one personale. Non lo faccio per i soldi, la gloria, la fama. Mi sto ritagliand­o diverse strade e opportunit­à nella vita».

3L’hanno vista a Roma tenerament­e abbracciat­a ad Alessandro Banfi: anche il fidanzato è un dorsista, non è un caso?

«Abbiamo moltissimo in comune, lo stesso carattere. Lui mi ha aiutato a ritrovare la mia serenità e tranquilli­tà».

Inseguo il podio olimpico non per i soldi o la fama, ma solo per una gioia personale

Ho battuto l’emotività. Come è arrivata la svolta? Sposto l’asticella sempre più in alto «Durante il lockdown mi sono rilassata anche mentalment­e e ho potuto ricomincia­re con più determinaz­ione»

Le influencer Turani e Valentina mi piacciono, studio i meccanismi dei social

Margherita Panziera

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3 Margherita col fidanzato Alessandro Banfi, anche lui specialist­a del dorso 1
LAPRESSE Primati e medaglie 1 Il sorriso radioso di Margherita Panziera dopo il primato italiano nei 200 dorso al Settecolli 2019 a Roma LAPRESSE 2 Margherita, veneta, in azione in gara 3 Margherita col fidanzato Alessandro Banfi, anche lui specialist­a del dorso 1
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 ??  ?? 2 «Credo che le donne e gli uomini si impegnino allo stesso modo. Una donna che raggiunge gli obiettivi come un uomo sembra qualcosa di straordina­rio, in verità è una cosa normalissi­ma».
2 «Credo che le donne e gli uomini si impegnino allo stesso modo. Una donna che raggiunge gli obiettivi come un uomo sembra qualcosa di straordina­rio, in verità è una cosa normalissi­ma».
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