LA GRANDE BELLEZZA E IL SOLITO REALISMO
Risultati non all’altezza di una squadra che porta il nome Ferrari. Non è un nostro giudizio — o almeno non è solo il nostro giudizio — ma la presa di coscienza resa pubblica da Mattia Binotto, team principal della Ferrari. Parole pronunciate ieri, a caldo, dopo che la rossa le ha buscate da Mercedes e Red Bull (e McLaren...). Nel diluvio di Zeltweg la rossa è naufragata, proprio nel weekend in cui la Scuderia più amata al mondo ha potuto contare sui primi aggiornamenti aerodinamici che avrebbero dovuto debuttare in Ungheria. Ci si aspettava una Ferrari capace di ridurre il divario notevole dalla concorrenza emerso nel primo GP stagionale (salvato solo dai capolavori di coraggio di Leclerc, 2°). Invece abbiamo assistito a una prestazione in qualifica a tratti imbarazzante se confrontata con i tempi dei team rivali. A parziale scusante la pioggia: sebbene in Formula 1 non di rado tenda a rimescolare i valori tecnici in pista e a far emergere le prestazioni dei singoli piloti, ieri pomeriggio non ha permesso alla Ferrari di esprimere il maggior potenziale che — a questo punto in via teorica — le novità tecniche dovrebbero consentire. Però oggi in Austria non dovrebbe piovere e le temperature dovrebbero salire, sebbene non essere torride. Per cui il momento di far vedere qualcosa di buono (senza costringere Leclerc a una serie di miracoli a settimana) è oggi. Sul circuito dovrebbero restare nuvole grigie. A noi piace pensare che stasera saranno diventate un sole rosso.