NAUFRAGIO FERRARI «NOI NON ALL’ALTEZZA» PENALITÀ A LECLERC: 14°
La speranza è sempre l’ultima a morire, la pazienza dei tifosi, però, è decisamente allo stremo. La Ferrari lotta, si sfianca di lavoro per portare aggiornamenti, a un certo punto spera anche nella pioggia... Poi, pure ieri, il risultato è stato Mercedes davanti a tutti. Non è il momento dei processi, anche pensando al bel secondo posto che Charles Leclerc ha rimediato al fotofinish domenica scorsa. Ma nella bagnatissima qualifica di ieri, la pioggia non ha portato un rimescolamento verso l’alto, anzi: la realtà è che la Ferrari ha preso gavettoni in faccia un po’ da tutti, dalle Red Bull alle McLaren, dalle Renault all’AlphaTauri di Pierre Gasly. Sebastian Vettel ha chiuso decimo, Leclerc 11° ma partirà 14°, penalizzato per aver ostacolato Dani Kvyat in Q2. Solo la Racing Point è sprofondata rispetto al suo potenziale, eppure il senso di delusione resta. Certo, oggi si correrà molto probabilmente sull’asciutto
Binotto duro, sabato horror Vettel 10°, Charles perde tre posti in griglia ma è ottimista «Sull’asciutto sarà diverso»
e le rosse, notoriamente messe meglio sul passo gara, avranno più frecce al proprio arco, aiutate dal nuovo pacchetto aerodinamico testato venerdì.
Serve l’aiutino
Ai box della rossa, però, ci si lecca le ferite e ci si prepara al GP con la voglia di reagire, con l’amarissima constatazione che oggi, come domenica scorsa, per raggiungere il podio servirà un altro aiutino della buona sorte. Mattia Binotto, con onestà, non ci ha girato molto intorno: «Una giornata davvero deludente – ha detto il team principal - dobbiamo accettare il verdetto del cronometro che non mente mai. In due qualifiche sulla stessa pista, pur in condizioni diverse, non siamo mai stati competitivi, non soltanto contro quelli che negli ultimi anni erano stati i nostri avversari diretti ma nemmeno con altri che, fino a ieri, ci erano costantemente alle spalle. Abbiamo fatto tanti sforzi per anticipare una serie di aggiornamenti alla vettura, ma in pista i risultati non si sono visti. Dobbiamo capire perché e lavorare per cambiare uno stato di cose che non è all’altezza di una squadra che porta il nome Ferrari. Niente reazioni emotive, ma non possiamo nasconderci la realtà».
Charles positivo
Parole dure, pesanti, come sono sembrate le due SF1000, incapaci di fendere l’acqua come le rivali. A cosa attaccarsi allora? All’ottimismo di Leclerc, ovviamente. Il monegasco non ha nascosto i problemi, ma spera che l’assetto spinto trovato nelle libere di venerdì, in vista di un GP sull’asciutto, porti buoni frutti. A sentire lui, le difficoltà sull’acqua erano in parte previste: «Il bilanciamento è migliorato – ha detto ma c’è da fare. Ho tentato un assetto più aggressivo sul davanti, in vista della gara. Sul bagnato non direi che la macchina fosse inguidabile, però era più dura. L’obiettivo era prepararla per domani (oggi; n.d.r.) e pensiamo di aver fatto la scelta giusta». Il monegasco non ha potuto effettuare nemmeno la Q3, rimasto bloccato in Q2 con la pioggia che è aumentata, impedendogli di migliorare il tempo: «Sapevamo sarebbe piovuto di nuovo, ma col senno del poi si è tutti più bravi - ha detto Charles - io devo migliorare sul bagnato, ma anche la macchina».
Un passo alla volta
Anche Sebastian Vettel sperava meglio: «Mi aspettavo di più in queste condizioni – ha detto il tedesco -abbiamo avuto diverse difficoltà, in definitiva penso che la SF1000 non avesse l’assetto giusto per il bagnato, era difficile portare le gomme in temperatura e c’erano problemi di visibilità. Quando non hai velocità, tutto è più complicato». Seb non vuole amareggiarsi e basta: «Non siamo contenti della nostra posizione, ma dobbiamo tirare fuori tutto dalla macchina, diamo il massimo e speriamo che, passo dopo passo e dopo ogni aggiornamento, ci sia una crescita. Ovviamente quanto fatto sin qui non va bene».