La Gazzetta dello Sport

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meno una e, ben più importante, è l’unico a non averne mai perse. Persino Lewis Hamilton ne ha ceduta una, al socio Valtteri Bottas al Mugello. E come lui tutti qualche volta ne hanno perse. Giovinazzi mai. Ne ha prese 4 in ciascuno dei due GP austriaci, e poi ancora 4 a Silverston­e, a Spa e a Monza, e addirittur­a 5 a Sochi. Certo va ricordato che Antonio è partito sempre in fondo: più sei dietro e meno nei hai che possono sorpassart­i, e più ce ne sono davanti che coi loro errori o i loro guai possono regalarti posizioni. Così si spiega il saldo ampiamente positivo anche di Kevin Magnussen e Nicholas Latifi. I quali però devono il loro gran bottino più che altro agli strani primi giri del Mugello e di Sochi dove sono uscite subito di scena rispettiva­mente 4 e 5 auto. Per la stessa ragione i totali delle posizioni perse e guadagnate nel grafico non corrispond­ono: nei primi giri degli 11 GP fin qui disputati sono cambiate 214 posizioni, tutte considerat­e guadagnate, ma solo 124 conteggiat­e come perse (90 posizioni sono andate perdute con ritiri o con pit stop al termine del primo giro).

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Antonio Giovinazzi, 26 anni, pilota Alfa Romeo in Formula 1 dal 2017, sorpassa la Ferrari di Sebastian Vettel
GETTY Aggressivo Antonio Giovinazzi, 26 anni, pilota Alfa Romeo in Formula 1 dal 2017, sorpassa la Ferrari di Sebastian Vettel

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