«Virtus impaurita Non basta sperare nel solito Teodosic»
L’a.d. Baraldi dopo i due k.o.: «Tutti devono prendersi delle responsabilità»
Prima Cremona, poi Reggio Emilia. Il doppio stop interno in campionato ha spinto la Virtus Bologna a un lunedì di confronti e riflessioni. Specie tra l’a.d. Luca Baraldi e coach Sasha Djordjevic. La sintesi spetta a Baraldi, plenipotenziario del club per conto del patron Massimo Zanetti.
3Baraldi, preoccupato?
«No, dispiaciuto. Vorremmo sempre vincere, ma dobbiamo innanzitutto ritrovarci, far fronte a un avvio complicato da tanti intoppi. Troveremo la quadratura, ne sono certo. In Eurocup peraltro stiamo andando piuttosto bene».
3Alla squadra che messaggio manda?
«Di seguire alla lettera le indicazioni dell’allenatore e poi vorrei vedere più autostima, zero paura e più determinazione. Questa squadra è stata costruita per lottare al vertice e tutti hanno i mezzi per assumersi delle responsabilità, anche importanti, senza sperare che la risolva sempre Teodosic».
3Markovic invece è ben lontano dal giocatore visto la scorsa stagione.
«Ha avuto il Covid per due volte e quindi bisogna avere pazienza. Tornerà, per noi è un elemento fondamentale non solo perché complementare a Milos, ma pure a livello di leadership. Ne abbiamo parlato con Djordjevic: nessun allarme, Stefan tornerà a fare la differenza».
3Da Adams e Abass invece si aspettava di più?
«Adams ultimamente mi pare più tranquillo e ha offerto prestazioni anche molto buone.
Abass lo abbiamo preso per aumentare fisicità e qualità. Anche lui arriverà perché è orgoglioso ed è uno che non si risparmia mai. Il gioco di Djordjevic, tra l’altro, non è basico, serve un po’ di tempo per assimilarlo. Il coach però crede in Abi e lui deve credere nei propri mezzi, come tutti».
3Teodosic espulso nel finale con Reggio. Non nota un po’ troppo nervosismo?
«Il nervosismo c’è perché non riusciamo a giocare come sappiamo. Milos ha avuto una reazione scomposta con gli arbitri, non in stile Virtus e glielo abbiamo detto. Poi però va capito: domenica non gli riusciva nulla, avrebbe voluto risolvere ancora una volta la situazione ed è inciampato in un momento di frustrazione. Ci sta, lui è un generoso».
3Coach Djordjevic e diversi giocatori vanno verso la scadenza del contratto. Magari manca un po’ di tranquillità?
«Lo abbiamo già spiegato. Per filosofia aziendale i rinnovi li discuteremo più avanti, in primavera. A maggior ragione in questa stagione anomala in cui non sappiamo che cosa accadrà. Ribadisco però che Djordjevic è il perno del nostro progetto e non è mai stato in discussione».
3La stagione, invece, è in discussione?
«Stavolta dobbiamo arrivare in fondo, anche a costo di sospendere il campionato se i contagi dovessero aumentare ancora, per poi riprendere magari con un altro format. Nel frattempo a noi il pubblico manca. E non poco...».
Markovic ha avuto il Covid per due volte. Serve un po’ di pazienza