COVID E CAMPIONATI, LEGA-FIGC FIDUCIOSE SULLA PROSECUZIONE MA RISPETTANDO IL PROTOCOLLO
Lega e Figc fiduciose
Parole già sentite (ricordate Malagò in pieno lockdown a proposito della ripresa del campionato?) che però arrivano in un momento in cui i vertici del nostro calcio, nonostante le positività di diversi giocatori, stanno portando avanti con convinzione il protocollo varato Figc e Leghe con l’avallo del Cts e del Ministero della Salute. Dalla Lega filtra infatti fiducia sulla possibilità di chiudere regolarmente la stagione, a patto che tutti rispettino le linee guida. Quanto al piano B, da mesi Lega e Figc hanno pronte diverse soluzioni in risposta ad ogni possibile scenario. È chiaro che se dovesse arrivare un nuovo lockdown qualcosa cambierebbe, tenendo anche presente la possibilità di utilizzare la cosiddetta norma Gravina, inserita nel Decreto Rilancio, che dà alla Federazione la titolarità di cambiare il format del campionato e che quindi permetterebbe, prima di arrivare alla sospensione, di organizzare la chiusura della stagione in modi diversi da quelli previsti oggi. Ma, va ripetuto, se ne parlerebbe soltanto se la situazione contagi in Italia dovesse precipitare e il calcio, nonostante stia vivendo un momento difficilissimo dal punto di vista di sostenibilità economica del sistema, non potrebbe essere in cima alla lista delle preoccupazioni.
Il protocollo
Del resto Spadafora stesso è il primo a difendere senza esitazione il protocollo. Prendete il caso Juventus-Napoli: lui, che dopo la vittoria della Coppa Italia aveva confessato la sua passione calcistica per gli azzurri, sulla questione dice: «C’è stata la decisione di un giudice e la rispetto, sono anche stati fatti dei ricorsi, vedremo come finirà. Ma il protocollo è quello, è stato approvato e condiviso da tutte le squadre e quindi deve funzionare per tutte allo stesso modo. Dagli atti del Giudice sportivo, che comunque io non ho letto, mi sembra di capire che il Napoli avesse deciso ben prima di non partite, se fosse così...».
Ancora contro CR7
Lo scenario I vertici del calcio hanno pronte varie soluzioni
La polemica Spadafora a CR7: «I campioni dovrebbero dare l’esempio...»
Il protocollo prima di tutto, dunque. Ed è un concetto che ribadisce anche a proposito della questione Ronaldo, con cui il Ministro ha già avuto un vivace botta e risposta. «Io difendo la linea del protocollo, che però funziona soltanto se viene rispettato. Poi se qualcuno non lo fa allora è tutto vano. Cristiano Ronaldo? Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Lui ha violato il protocollo nazionale nel momento in cui è partito per il Portogallo, tanto che è stato aperto un fascicolo della Procura della Repubblica, a cui si aggiungerà quello della giustizia sportiva. Personaggi così dovrebbero lanciare messaggi che