Gasp: «Noi più pronti ma non sarà facile Il Napoli? Una lezione»
«Abbiamo fatto passi in avanti da Zagabria: sappiamo che in coppa non ci sono gare banali»
L’inverno sta arrivando, direbbero in “Game of Thrones”. A Herning le nuvole coprono compatte tutta la città, tira un vento freddo che amplifica la pioggia leggera. II tempo ideale per i debuttanti del Midtjylland, non certo per l’Atalanta. La pioggia aumenta e Gian Piero Gasperini dice con un mezzo sorriso: «Eh, questo mi dispiace». L’inverno sta arrivando, ma non è solo di clima che stiamo parlando. Come nella serie “Il gioco dei Troni”, l’annuncio della stagione più dura è il messaggio delle difficoltà e delle trappole che incombono. D’ora in avanti, è vietato sbagliare. Soprattutto in Champions. Gasperini lo sa bene. Capita una volta nella vita di partire col piede sbagliato, anzi con un piede nella fossa, e poi realizzare una rimonta incredibile e da “underdog” proseguire la magnifica avventura nella coppa dei grandi fino ai quarti di finale e avere un piede fino alla fine in semifinale. «Per come sono andate le cose contro il Psg, è rimasto un grande rammarico», ha ripetuto Gasp.
Rimettersi in gioco
Adesso, i debuttanti in Champions sono i danesi del Midtjylland. L’Atalanta invece è una realtà che tutti hanno ammirato e ora riconoscono come un geniale prodotto made in Italy. Atalanta che poteva presentarsi a Herning come un caterpillar che abbatte tutto quello che trova sulla sua strada. La batosta con il Napoli l’ha un po’ ridimensionata, mentre tutti tranne tecnico e società - la indicavano come una pretendente allo scudetto. «Ma è inutile riparlarne ora. Abbiamo perso una gara, motivo in più per presentarci alla prossima più motivati. Il percorso delle squadre e della nostra in particolare è fatto di buche, dove magari abbiamo trovato la forza di rialzarci e ripartire. O vinciamo o impariamo è un motto che per me vale sempre. Il Napoli ha meritato di vincere, riconosciamo la forza dell’avversario». Il tecnico riconosce anche il valore del rivale di stasera. Ma è consapevole che questa è una partita da vincere, perché le altre si chiamano Ajax e Liverpool e perché Zagabria è un inizio da non ripetere. Dice il Gasp: «Rispetto ad allora, abbiamo fatto indubbiamente dei passi avanti. Ora sappiamo che il livello e l’intensità di gioco in questa competizione sono molto alti, chiunque incontri. Sono tutte squadre che hanno conquistato il titolo e dunque sono abituate a vincere. Una partita di Champions non è mai banale, tanto meno questa col Midtjylland, squadra organizzata che fa della carica agonistica e del pressing il suo punto di forza. Ha dei valori importanti se ha vinto dove tra l’altro c’è una nazionale molto forte. Il reparto migliore? L’attacco, non solo Sisto. Il primo obiettivo è limitarli e poi mettere in pratica le nostre armi».
Ilicic? Pronto
Tra queste, la facilità di andare in gol. Alla compagnia si è unito finalmente Ilicic, fondamentale per le cavalcate della scorsa stagione. Qualcuno ha detto che forse era troppo presto per gettarlo nella mischia a Napoli. Ma Gasp ribadisce: «Josip sta bene, è ormai recuperato, ha solo bisogno di giocare perché è stato fermo parecchio. Ed è solo giocando che può aumentare il suo livello di forma e il tasso di qualità della squadra». Che ci sia lui in campo o no, Gasp alla fine appende il manifesto, 70 giorni dopo LIsbona: «Ci ributtiamo nella Champions con grande entusiasmo e voglia di rimetterci in gioco». L’inverno sta arrivando, ma la Dea è già pronta.
«Attacco, pressing e agonismo le armi degli avversari da contrastare» Sul Midtjylland I rivali all’esordio in Champions League per la Dea