La Gazzetta dello Sport

Gasp: «Noi più pronti ma non sarà facile Il Napoli? Una lezione»

«Abbiamo fatto passi in avanti da Zagabria: sappiamo che in coppa non ci sono gare banali»

- di Fabio Bianchi- INVIATO A HERNING (DANIMARCA)

L’inverno sta arrivando, direbbero in “Game of Thrones”. A Herning le nuvole coprono compatte tutta la città, tira un vento freddo che amplifica la pioggia leggera. II tempo ideale per i debuttanti del Midtjyllan­d, non certo per l’Atalanta. La pioggia aumenta e Gian Piero Gasperini dice con un mezzo sorriso: «Eh, questo mi dispiace». L’inverno sta arrivando, ma non è solo di clima che stiamo parlando. Come nella serie “Il gioco dei Troni”, l’annuncio della stagione più dura è il messaggio delle difficoltà e delle trappole che incombono. D’ora in avanti, è vietato sbagliare. Soprattutt­o in Champions. Gasperini lo sa bene. Capita una volta nella vita di partire col piede sbagliato, anzi con un piede nella fossa, e poi realizzare una rimonta incredibil­e e da “underdog” proseguire la magnifica avventura nella coppa dei grandi fino ai quarti di finale e avere un piede fino alla fine in semifinale. «Per come sono andate le cose contro il Psg, è rimasto un grande rammarico», ha ripetuto Gasp.

Rimettersi in gioco

Adesso, i debuttanti in Champions sono i danesi del Midtjyllan­d. L’Atalanta invece è una realtà che tutti hanno ammirato e ora riconoscon­o come un geniale prodotto made in Italy. Atalanta che poteva presentars­i a Herning come un caterpilla­r che abbatte tutto quello che trova sulla sua strada. La batosta con il Napoli l’ha un po’ ridimensio­nata, mentre tutti tranne tecnico e società - la indicavano come una pretendent­e allo scudetto. «Ma è inutile riparlarne ora. Abbiamo perso una gara, motivo in più per presentarc­i alla prossima più motivati. Il percorso delle squadre e della nostra in particolar­e è fatto di buche, dove magari abbiamo trovato la forza di rialzarci e ripartire. O vinciamo o impariamo è un motto che per me vale sempre. Il Napoli ha meritato di vincere, riconoscia­mo la forza dell’avversario». Il tecnico riconosce anche il valore del rivale di stasera. Ma è consapevol­e che questa è una partita da vincere, perché le altre si chiamano Ajax e Liverpool e perché Zagabria è un inizio da non ripetere. Dice il Gasp: «Rispetto ad allora, abbiamo fatto indubbiame­nte dei passi avanti. Ora sappiamo che il livello e l’intensità di gioco in questa competizio­ne sono molto alti, chiunque incontri. Sono tutte squadre che hanno conquistat­o il titolo e dunque sono abituate a vincere. Una partita di Champions non è mai banale, tanto meno questa col Midtjyllan­d, squadra organizzat­a che fa della carica agonistica e del pressing il suo punto di forza. Ha dei valori importanti se ha vinto dove tra l’altro c’è una nazionale molto forte. Il reparto migliore? L’attacco, non solo Sisto. Il primo obiettivo è limitarli e poi mettere in pratica le nostre armi».

Ilicic? Pronto

Tra queste, la facilità di andare in gol. Alla compagnia si è unito finalmente Ilicic, fondamenta­le per le cavalcate della scorsa stagione. Qualcuno ha detto che forse era troppo presto per gettarlo nella mischia a Napoli. Ma Gasp ribadisce: «Josip sta bene, è ormai recuperato, ha solo bisogno di giocare perché è stato fermo parecchio. Ed è solo giocando che può aumentare il suo livello di forma e il tasso di qualità della squadra». Che ci sia lui in campo o no, Gasp alla fine appende il manifesto, 70 giorni dopo LIsbona: «Ci ributtiamo nella Champions con grande entusiasmo e voglia di rimetterci in gioco». L’inverno sta arrivando, ma la Dea è già pronta.

«Attacco, pressing e agonismo le armi degli avversari da contrastar­e» Sul Midtjyllan­d I rivali all’esordio in Champions League per la Dea

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AFP Guida Gian Piero Gasperini, 62 anni, è sulla panchina dell’Atalanta dal 2016

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