La Gazzetta dello Sport

di Filippo Maria Ricci Tris Shakhtar al Real, Zidane ai saluti?

Gli ucraini decimati la chiudono nel primo tempo. Raul vicino alla panchina blanca

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Il Madrid fa storia per la seconda volta in 5 giorni e sempre in negativo. Il Cadice non aveva mai battuto il poderoso avversario a domicilio, e ci è riuscito sabato. Il Madrid non aveva mai chiuso sotto 3-0 un primo tempo nella sua gloriosa storia europea, ed è successo ieri. Il Real Zizou giocava contro lo Shakhtar presentato­si a Valdebebas senza 10 giocatori, tutti fermati dal Covid-19: «Viviamo una situazione da incubo» aveva detto alla vigilia il tecnico Luis Castro. I contagi restano, ma il morale è alle stelle: soffrendo, lottando e segnando lo Shakhtar ha contenuto la rimonta avversaria e ha chiuso sul 3-2, un risultato che mette in guai serissimi il Madrid. Che dovrà tirar fuori tutto l’orgoglio per evitare di non passare il girone per la prima volta nei 28 anni di esistenza di questa formula.

Madrid sgonfio

Quello attuale è un Madrid sgonfio, piatto, prevedibil­e in attacco e vulnerabil­e in difesa. Ieri mancava Sergio Ramos, e il Madrid in Europa ha perso 6 delle ultime 7 partite che ha giocato senza il capitano. In casa poi è un disastro, altro che miedo escenico: il Madrid in Champions ha vinto solo una delle ultime 7 sfide sul proprio campo, con 4 sconfitte e 16 gol incassati. Ieri eravamo a Valdebebas e senza pubblico, ma nelle altre 6 si giocava al Bernabeu, spesso molto pieno. E occhio: il Madrid è atteso sabato al Camp Nou e mercoledì in Germania col Borussia. La lunga ombra di Raul Gonzalez Blanco si proietta sulla panchina di Zidane. Che nelle ultime due sfide ci ha messo del suo. Col Cadice ha fatto 4 cambi nell’intervallo per cercare, invano, di correggere una formazione sghemba. Ieri ha deciso di rinunciare a Benzema e Kroos e di continuare a puntare sull’imbarazzan­te Marcelo, mandando Mendy sulla destra dove poteva giocare Nacho. E davanti Jovic tra Rodrygo e Asensio: difficile indicare il peggiore dei 3. Nel primo tempo il Madrid ha fatto un solo tiro in porta, lo Shakhtar 3 e ha trovato tre reti tutte propiziate da errori difensivi in serie: a segno Teté, Varane (autogol) e Solomon con un golazo che ha messo in evidenza le carenze dei 4 brasiliani del Madrid. Che sono più conosciuti di quelli dello Shakhtar, ma ieri le parti sembravano rovesciate.

Remontada frustrata

Nell’intervallo Zizou ha fatto un solo cambio, Benzema per Rodrygo, poi ha provato con Vinicius e infine con Kroos. Modric ha infiammato subito i suoi con un destro all’incrocio da 25 metri, poi Vinicius ha rubato palla a Marlos segnando a soli 14 secondi dal suo ingresso. Era il 59’, ma è finita li, col Madrid arruffone e lo Shakhtar sprecone, incapace di uccidere la gara ma si di sopravvive­re senza cambi (il primo all’85’) e salvato dal Var che al 93’ ha permesso all’arbitro di notare l’interferen­za di Benzema e Vinicius sul tiro del 3-3 di Fede Valverde. Zidane ha gioito, poi l’hanno fatto gli ucraini. L’incubo resta a Valdebebas.

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LAPRESSE A Valdebebas Manor Solomon, 21 anni, esulta dopo avere messo a segno il 3-0 al 42’ del primo tempo

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